MONZA – “Facciamo una bella prova antidroga anche in consiglio comunale, per capire davvero di che cosa stiamo discutendo”. Una proposta provocatoria quella lanciata giovedì sera in aula dal consigliere Alberto Mariani (Gruppo Misto) che nel suo intervento sulla mozione di Paolo Piffer. Un voto contrario quello del “passionario” del consiglio comunale, che non solo ha detto no proposta di istituzione a Monza di spazi protetti dove i tossicodipendenti possono iniettarsi la droga, lontano dai parchetti dove giocano i bambini o seduti sui marciapiedi mentre la gente passeggia, ma ha lanciato persino i sottoporre il consiglio comunale al drug test.
Mariani è pronto a sottoporsi al test, e a sottoporre alla prova anche sindaco, assessori e consiglieri. Ma dice no alla mozione che, al voto, è stata bocciata. “La droga è un problema molto grande – ha proseguito – Una battaglia che dobbiamo comunque combattere”.
Ma per Alberto Mariani combattere il problema della tossicodipendenza con la creazione di spazi dove i drogati possano iniettarsi la dose, non è la strada corretta. “A questo punto facciamo delle stanze per chi soffre di ludopatia – ha incalzato – La stanza per chi si ubriaca così magari ci beviamo tutti insieme qualche cosa o ancora riapriamo le case chiuse”.
Un’idea abbracciata anche dal collega Rosario Adamo (Forza Italia): anche lui è favorevole al drug test nell’aula monzese.
B. Api