BUSNAGO – La sera di San Silvestro invece del calice aveva alzato il martello per colpire ripetutamente in testa la sua bambina nell’abitazione. L’ucraino di 36 anni, dopo essere stato rinchiuso nella Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Castiglione delle Stiviere (ex ospedale psichiatrico giudiziario), per quelle martellate è stato trasferito in carcere: dovrà scontare una pena residua di 11 anni 11 mesi e 17 giorni di reclusione per tentato omicidio.
L’extracomunitario, titolare di una impresa di pulizie, per motivi inspiegabili quella sera si era accanito sulla sua bambina che, nonostante le gravissime ferite, era stata salvata dai medici ai quali era stata affidata. Lui ai Carabinieri della Compagnia di Vimercate aveva raccontato di avere udito alcune voci che gli dicevano di colpirla.
Vicenda dolorosa per il dramma familiare, ma anche inspiegabile. L’ucraino non aveva mai manifestato problemi psichici prima di quel momento. La questione era stata pertanto trattata con molta cautela, sottoponendo l’uomo a ripetute perizie. Il responso, alla fine, era stato inequivocabile: persona con grave disturbo psichico.
L’1 agosto il Tribunale di Monza ha emesso nei suoi confronti l’ordine di carcerazione. I Carabinieri, dopo averlo prelevato dalla Rems di Castiglione delle Stiviere, lo hanno accompagnato in carcere a Mantova.