SEREGNO – L’interrogatorio di due ore non è stato sufficiente per tornare a piede libero. Edoardo Mazza, l’ex sindaco di Seregno arrestato nella mattinata di martedì 26 settembre, rimarrà agli arresti domiciliari. Così ha deciso Pierangela Renda, Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza, respingendo la richiesta avanza dall’avvocato Antonino De Benedetti, difensore di Mazza.
Dopo la maxi operazione, frutto della corposa inchiesta che aveva visto impegnate due procure oltre alla Procura Distrettuale Antimafia, il Gip ha ritenuto che non ci siano i presupposti per accogliere l’istanza di revoca.
Il sindaco era finito agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione. Secondo le tesi della Procura non ci sarebbe stato alcun passaggio di soldi: bensì voti fondamentali per la sua elezione nella primavera 2015 in cambio dello sblocco dell’iter per la realizzazione di un supermercato in via Valassina nell’area ex Dell’Orto.
Nel frattempo in municipio si è insediato Antonio Cananà, il commissario prefettizio incaricato non solo di reggere il Comune, ma anche di verificare l’esistenza di infiltrazioni o condizionamenti di tipo mafioso. Con lui a palazzo Landriani Caponaghi in arrivo anche una task force composta anche da Carabinieri, Guardia di Finanza ed esperti di enti locali.