SESTO SAN GIOVANNI – I Carabinieri utilizzano un termine molto efficace: cannibalizzate. E’ stata questa la sorte di quindici Fiat 500, tutte nuove o comunque immatricolate nel 2017, rubate da un meccanico di 36 anni residente in città. Tutte smontate al loro interno e poi, per quello che restava, abbandonate sulla pubblica via.
E’ stato proprio questo “cimitero” di auto, tutte dello stesso modello e individuate nella zona di viale Italia, a richiamare l’attenzione dei Carabinieri della Compagnia cittadina. I sospetti sono subito ricaduti su un meccanico italiano incensurato, attualmente disoccupato, residente nel quartiere. L’intensificazione dei pattugliamenti ha permesso martedì sera al Nucleo Radiomobile di trovarlo al volante di una Fiat 500. Dai controlli è emerso che era stata rubata poco prima a Milano in via Tito Speri.
Al motorino di avviamento era stata collegata una chiave “universale” alterata che gli consentiva anche di aprire le portiere. Nel vano motore è stata subito notata una centralina modificata.
Accertamenti nella sua abitazione hanno permesso di scoprire che disponeva di un’altra Fiat 500 con il telaio di una vettura rubata in ottobre, ma con la clonazione della targa della Fiat 500 della sua ex compagna. Di fatto, in caso di controlli, sarebbe stato impossibile smascherarlo.
Nel garage, inoltre, custodiva 20 centraline modificate, la carrozzeria di una Fiat Grande Punto rubata sette giorni fa a Sesto San Giovanni.
Il meccanico, messo alle strette, ha confessato di essere l’autore materiale dei quindici furti d’auto. E’ stato arrestato, risponderà anche di riciclaggio e ricettazione di centraline e auto rubate. Il giudice lo ha sottoposto ai domiciliari. Indagini ancora in corso, tuttavia, per scoprire la parte mancante: ovvero il destinatario di tutti quei pezzi smontati.