Metropolitana: HQMonza soddisfatta dal nuovo progetto

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MONZA – Isabella Tavazzi plaude il nuovo progetto del tracciato della metropolitana che passerà per Monza: ben vengano le fermate in piazza Trento e Trieste e alla stazione ferroviaria anche se a discapito delle periferie. Soddisfatta la portavoce dell’associazione “HQMonza” da sempre sostenitrice dell’arrivo della metro in città.

“Il nuovo tracciato urbano del metrò in Monza risponde ad una logica comprensibile e positiva – commenta – Il fatto di incrociare la stazione ferroviaria rende più efficienti le due dorsali di trasporto di massa, ferrovia stessa e metrò. Lo diciamo con trasparenza e onestà, anche se questo tracciato allontana la M5 ancora di più dai quartieri più densamente abitati di Monza, cioè San Fruttuoso e Triante”.

È benvenuto qualsiasi progetto che, secondo le analisi degli esperti, incrementi l’utilizzo dei mezzi di trasporto, lasciando a casa l’auto. L’importante è però creare una rete di collegamento di superficie che agevoli il raggiungimento delle fermate e in particolare della stazione.

“Sin da ora bisogna iniziare a pensare ad una rete di superficie con bus piccoli ed elettrici da sviluppare intorno ai due assi fondamentali, ferrovia e M5 – precisa – Però, è davvero l’ora di stringere i tempi: dopo le belle parole e gli studi preliminari, bisogna passare rapidamente alla progettazione e al reperimento dei fondi (lo Stato, come è abitudine, ci metterà al massimo il 60 percento). I veri passi avanti saranno questi”.

Per adesso, però, non c’è ancora nulla di certo come abbiamo scritto anche alcuni giorni fa sul nostro giornale. C’è il primo via libera dato dai tecnici di Metropolitana al progetto presentato a luglio dall’amministrazione comunale e che prevede, oltre alle fermate già presenti nel progetto precedente della Giunta Scanagatti di via Marsala, viale Campania, Villa Reale, ospedale San Gerardo e Polo istituzionale di via Grigna anche quelle in corrispondenza della stazione ferroviaria e della centralissima piazza Trento.

Adesso si passerà alle fasi successive con la redazione dello studio di fattibilità (quella tecnica ed economica) da presentare al Ministero e al Cipe. Se non ci saranno intoppi la metropolitana sarà inaugurata entro dieci anni. Ma nel frattempo, meglio portarsi avanti con idee e progetti.

Barbara Apicella

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