Milano Meda, e Trenord. Due modi di viaggiare. Due scelte opposte. Due battaglie, non di civiltà, ma di efficienza.
E’ chiaro che le persone scelgono come muoversi anche per sopravvivenza, e non solo per comodità.
Milano Meda: siamo reduci da dieci giorni di inferno, per chiusura annunciata delle immissioni in Rho – Monza. Serravalle aveva detto apertura il 20. E così è stato, bisogna darne atto. Certo, non è il paradiso, ora, ma è un disagio quotidiano, per il singolo, controllabile.
C’è il rischio incidente, code, rallentamenti, ma in tempi certi e soprattutto, gestibile dalla persona, che può scegliere se affidarsi al caso, partire prima, cercare itinerari alternativi o…
In via teorica, invece, la contingenza non dovrebbe far parte del viaggiare in treno.
Teorica… La notizia è che a luglio, per molte tratte che trovate qui, per i troppi ritardi e cancellazioni di Trenord, scatta il bonus sconto sugli abbonamenti di luglio.
In pratica una forma di risarcimento per i danni subiti, che però quanto risarcisca veramente le vittime è dubbio…
Su certe linee ormai, tipo l’alternativa sull’asse della Milano Meda, lo sconto legato alla scomodità, risulta fisiologico.
Come condannare chi, a questo punto, sceglie l’auto?
Moriremo magari di smog! Sì, ma per colpa di chi?