MONZA – I ciclisti monzesi consegnano all’amministrazione comunale il decalogo per una Monza sempre più “bike friendly”. Un documento con dieci proposte per incentivare l’utilizzo della bicicletta in città quello consegnato lunedì dai rappresentanti di “Fiab – Monza in bici” al sindaco Dario Allevi e all’assessore alla Sicurezza Federico Arena.
Rendere Monza una città più accessibile per coloro che si muovono in bicicletta, incrementare l’uso della bici sistemando e collegando le diverse piste ciclabili già presenti, contrastare la piaga dei furti delle mezzi promuovendo l’utilizzo della punzonatura introdotta già dalla passata amministrazione. Un decalogo, firmato dal presidente Pasquale Scalabrino, con dieci indicazioni programmatiche da realizzare nell’arco dei cinque anni di mandato. Alcune con piccoli interventi come nel caso della comunicazione della punzonatura (a tale proposito l’assessore Arena lunedì in consiglio comunale ha comunicato l’intenzione di inserire la comunicazione sulle modalità del servizio anche sull’informatore comunale), altre più impegnative da un punto di vista programmatico e di realizzazione come nel caso del completamento della rete ciclabile cittadina.
Interventi comunque tutti fattibili e per i quali “Monza in bici”, come dichiarato anche nel documento, si rende disponibile a collaborare.
In primis la diffusione delle aree 30km/h in diversi punti della città. La Giunta Scanagatti aveva lanciato il progetto, non ancora avviato, nei quartieri di Sant’Albino e Libertà. Poi la creazione di una pista ciclabile che da largo Mazzini conduca fino alla futura fermata della metropolitana di Bettola, incentivando perciò i pendolari ad utilizzare la bici per raggiungere il capolinea. Fondamentale poi creare un collegamento tra le varie piste ciclabili già presenti in città. Ma per chi usa la bici è necessario anche avere spazi adeguati e sicuri dove posteggiarla: l’associazione quindi raccomanda una maggiore diffusione delle rastrelliere a cavalletto utili anche per scongiurare i furti delle bici che a Monza sono diventati una piaga, ampliandone il posizionamento anche nei condomini. Infine un’attenzione alla salute di bambini e ragazzi, proponendo di copiare il modello milanese che vieta la circolazione dei veicoli nei pressi delle scuole negli orari di ingresso e di uscita.
“Occorre prendere decisioni coraggiose – si legge nel documento consegnato agli amministratori – a volte impopolari e a volte no, nella consapevolezza che queste vanno nella direzione giusta. Non stiamo proponendo tutto questo solamente perché utilizzare la bicicletta è uno stile di vita sano che porta benefici a chi la usa e all’intera città, ma perché è ormai diventata una necessità imprescindibile se vogliamo dare un futuro alle nostre città, sempre più soffocate da rumori e gas di scarico e con tutti gli spazi disponibili occupati da auto e furgoni”.
B.Api.