Monza, altri profughi: 9 sistemati in via Parravicini

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MONZA – Via i profughi dalla città? Per il momento l’orientamento sembra essere quello esattamente contrario: A Monza è stata trovata la collocazione, in via Parravicini, pieno centro cittadino, per altre nove persone provenienti dall’Africa.

A rivelare la notizia è stato Alberto Mariani, capogruppo della Lega Nord, nel corso della seduta di Consiglio comunale di oggi, lunedì 16 ottobre, chiedendo che vengano presi provvedimenti al più presto per arginare il fenomeno.

“Sono nove profughi – ha affermato Mariani – in un palazzina occupata da sei italiani. Gente che arriva dal Gambia e dalla Guinea, dove non è in corso alcuna guerra”.

Il capogruppo del Carroccio, sottolineando che il Comune è stato tenuto all’oscuro, ha invitato a cercare una soluzione per impedire l’arrivo di altri migranti.

Il tema, ironia della sorte, è saltato fuori proprio nella seduta in cui si sono presentati tra il pubblico i residenti di via Asiago che, ormai da tempo, chiedono lo spostamento dei migranti collocati nel condominio. E che, nei giorni scorsi, si erano lamentati per il silenzio del sindaco Dario Allevi.

“Con i residenti di via Asiago – ha spiegato il primo cittadino – non c’è mancanza di comunicazione. Semplicemente, devo dire purtroppo, non avevo nulla da dire perché il Prefetto ha dato risposte evasive. So benissimo quanto stanno soffrendo quei residenti. Oggi ho accolto anche quelli di via Parravicini, anche loro spaventati”.

Il battibecco in aula tra maggioranza e opposizione sul tema dell’accoglienza in via Asiago ha infastidito non poco i residenti: “Gli esponenti della precedente amministrazione li abbiamo visti solo tre volte in un anno e mezzo. A noi non interessa la politica, ma la soluzione del problema. Ora maggioranza e opposizione vedano di lavorare insieme per trovare una soluzione al nostro problema”.

1 commento

  1. Credo che continuando a tagliare i rami, la radice rimarrà sempre intatta. Certamente giusto tamponare, medicare, bendare e fasciare ma mi par di capire che manchi nettamente una conoscenza storica in merito a ciò che sta avvenendo, e che era previsto già da molti anni. Ricordo che a scuola si parlava con orgoglio dell’Impero Romano d’Oriente ed Occidente. Da italiani ci facevano sentire bravi ed importanti per la colossale invasione romana nel resto del mondo. Oggi, seppure in altri termini, sta accadendo il contrario e ce ne lamentiamo. La radice credo sia nel fatto che nella mente abbiamo ancora un’idea che forse mai sarà sradicata: “Ci sono confini da difendere e paesi da invadere”. Competizione e Collaborazione non sanno stringersi la mano convivendo in santa pace. natyan

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