CARATE – Morto l’airone cenerino ritrovato dieci giorni fa accasciato sul greto del Lambro. Troppo gravi le ferite, molto probabilmente provocate dall’aggressione di un cane.
Si è conclusa nel peggiore dei modi la vicenda dell’airone che lo scorso 15 aprile era stato trovato da una coppia immobile e incapace di alzarsi; immediata la segnalazione all’Enpa e il tempestivo intervento dei volontari dell’Ente nazionale protezione animali che avevano trasportato il volatile al Centro recupero animali selvatici di Vanzago.
La situazione clinica è apparsa compromessa: oltre alla frattura di un femore, il veterinario ha riscontrato la lussazione della zampa, completamente staccata dall’anca, l’altra zampa gravemente ferita e diverse lesioni sulla pelle. L’airone è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per la ricostruzione del femore. L’operazione, però, non ha dato gli esiti sperati e l’animale è stato addormentato per evitargli ulteriori ed inutili sofferenze.
Ancora ignota la causa delle ferite. Molto probabilmente, come riferito all’Enpa dallo stesso veterinario esperto in animali esotici, l’airone è stato aggredito da un cane. In quella parte del Lambro l’acqua in questo periodo è molto bassa e permette ai cani di entrare nel fiume fino a qualche metro dalla riva.
L’avvertenza è sempre la stessa: i padroni dei cani, nel totale rispetto degli altri animali selvatici e delle persone, devono tenere il loro fedele amico al guinzaglio. Episodi di aggressioni, alcune volte mortali, nei confronti degli animali selvatici purtroppo sono all’ordine del giorno. Proprio come succede ai giardini della Villa Reale di Monza dove in barba ai divieti e ai cartelli padroni irresponsabili continuano a far correre liberamente il proprio cane mettendo in pericolo la vita di mammiferi e uccelli acquatici, oltre che delle persone.
Cosa potremmo fare se c’è la complicità , che si manifesta anche con il semplice non intervento, dei vigili o di altre autorità?
I danari guinzaglio i cani alle ore in cui non ci sono ne vigili ne carabinieri.
Comunque noto come, una volta tanto che è sotto accusa un cane, lo è per difendere un airone, non le persone vittime di questi fastidiosi quadrupedi. Quando un cane disturba coi latrati il giudice dice che è un suo diritto ( e non che lo debba esercitare in luoghi adeguati) , ora che un cane ( se davvero di cane si tratta) esercita il suo istinto ( e più diritto che mai) si comincia a sentire il rovescio della medaglia, di questa perversa moda . Quando finirà si acclimateranno i più forti, come hai fatto le tartarughe d’acqua rilasciate a fine anni 70 .
Errata corrige : i canari sguinzagliano i cani alle ore in cui……