Fatto: l’offerta digitale è ormai il “terreno principale” dell’economia del nuovo millennio.

Fatto: le tecnologie e le regole del digitale mutano ad una velocità difficile da seguire direttamente.

Fatto: una azienda adeguata digitalmente ai tempi, deve saper trovare, comunicare e agire con il pubblico digitale esattamente come finora ha agito con il pubblico fisico del suo mercato di riferimento.

Davanti a questa sfida, anche chi offre servizi digitali alle aziende deve sapersi adeguare, costruendo sistemi finora inediti, in grado di garantire alle imprese-clienti una operatività a 360 gradi: partendo dal costante adeguamento tecnologico fino ad arrivare alla comunicazione.

E’ in questo orizzonte  che opera la collaborazione fra QuiBrianzaNews, Multiconsult e TechStyle.  Partendo da una serie di eventi informativi (il primo il 7 marzo) sulla rivoluzione in atto nelle normative sulla privacy, verranno presentate alle aziende delle soluzioni complete che solo un “sistema”  formato da aziende informatiche di eccellenza e un mezzo di comunicazione innovativo, può offrire.

Ormai tutti sanno che il 25 maggio, sarà pienamente operativo il nuovo Regolamento Europeo in materia di Privacy, entrato in vigore lo scorso 24 maggio 2016. Il regolamento, detto anche GDPR (General Data Protection Regulation) ha assunto un anno e mezzo fa, immediato valore di legge per tutti gli stati membri della Unione Europea (UE) abrogando di fatto la direttiva europea 95/46/CE ed il D.Lgs.196/03 in vigore in Italia.

Cosa questa rivoluzione di fatto voglia dire, ce lo spiega Andrea Cabiati di Tech Style, che in partnership con Multiconsult sta già affrontando il problema.
“Con l’avvento del GDPR, le aziende devono affrontare, in modo nuovo ed adeguato, il tema della compliance, o detto meglio conformità, alla Privacy. Particolare attenzione dovrà essere posta dalle aziende che operano anche sul mercato europeo esportando i dati, fuori dall’Italia e, meglio ancora, fuori dalla UE.”

Quali sono le sanzioni previste da una non osservanza?
“Dal punto di vista sanzionatorio il GDPR alza l’asticella, portando le sanzioni fino ai nuovi livelli di 20 o 40 milioni di euro – oppure fino al 4% del fatturato mondiale – in relazione alle classi di violazione. Inoltre, in caso di gravi violazioni, l’autorità Garante può limitare, o addirittura vietare l’utilizzo dei dati per il trattamento.”

Ma quali sono i fondamenti di questa legge? Perché è stata messa in campo?
“Il nuovo modo di intendere la Data-Protection, introdotto dal GDPR, sottolinea l’importanza dei dati aziendali, patrimonio dell’azienda stessa e fondamentale “asset” strategico di ogni attività, per ogni azienda che voglia rimanere competitiva.”

Una legge severa?
“Sostanzialmente sì. Il GDPR cambia la prospettiva: non più una norma burocratica che impone obblighi precisi, soddisfatti i quali, producendo carta, il titolare poteva sentirsi a posto. Il GDPR inverte l’onere della prova, quindi ora il Titolare del trattamento deve fare bene, ma deve anche poter “dimostrare” di aver fatto bene. Sul come ciò in pratica può avvenire, saremo più chiari in sede, nei nostri incontri che sono assolutamente non impegnativi.”

Insomma, chi volesse essere informato sulla problem solving di una attualità assai importante, come quella della Privacy, ma anche entrare in contatto con un progetto più ampio nell’offerta digitale, in grado di garantire aggiornamento, operatività e visibilità nel mondo web verso il proprio target di clientela, può iscriversi al primo incontro, previsto il 7 marzo, presso uffici Tech Style, via Carnia 18, Monza.

Per iscriversi all’evento informativo: qui o per informazioni redazione@quibrianzanews.com

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