Nata la Srl per salvare la casa di Bramini: prosegue la mobilitazione

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Nata la Srl per salvare la casa di Bramini: prosegue la mobilitazione

MONZA – Salviamo casa di Bramini Srl: è stata costituita ieri sera davanti al notaio la Società a responsabilità limitata che ha l’obiettivo di evitare che Bramini e i suoi familiari vengano sfrattati.

Il documento è stato sottoscritto in occasione della Cena del Brambilla organizzata al ristorante “I 5 sensi” di Lissone, davanti alle telecamere delle “Iene”, a Sergio Bramini e a diversi imprenditori.

Ieri sera sono stati versati i primi 10mila euro di capitale sociale: il contributo offerto dagli imprenditori Andrea e Lucia Gilardoni che conoscono molto bene il mondo delle aste immobiliari.

“L’obiettivo della Srl è salvare la casa di Bramini – ha spiegato Gian Luca Brambilla, imprenditore brianzolo promotore della serata – Raccogliere i fondi e andare direttamente a parlare con i creditori, proponendo loro un saldo stralcio, evitando così che la casa di Sergio finisca all’asta”.

Quanti soldi sono necessari per salvare la casa di Bramini? “Se riusciamo a concordarci con i creditori penso che siano sufficienti circa 300mila euro – ha aggiunto Brambilla – Se la casa dovesse finire all’asta molto di più, arrivando anche a 700mila euro”.

Lo sfratto esecutivo è fissato per il 18 maggio alle 14, con due settimane di anticipo rispetto alla data iniziale. Ma nel frattempo la macchina della solidarietà e della mobilitazione sociale è partita. Dieci giorni fa lo sfratto era stato rinviato solo per motivi di ordine pubblico: erano in centinaia i cittadini e gli imprenditori che presidiavano la casa di Sergio Bramini. Questa volta in concomitanza con la Festa della Repubblica.

“Questo è solo l’inizio – ha proseguito Brambilla – A breve verrà messa on line anche la piattaforma dedicata per la raccolta di fondi e organizzeremo anche una veglia di preghiera per salvare la casa di Bramini”. Un presidio davanti alla sua abitazione la sera prima dello sloggio esecutivo. “Dobbiamo fare un sacrificio – ha aggiunto – Anche la preghiera può aiutare”.

Brambilla si spinge oltre, invitando a gran voce a non sfrattare Sergio Bramini dalla casa che ha acquistato con grande fatica e nella quale vive con la moglie, i tre figli e la nipotina. “Abbiamo deciso di fondare questa Srl per salvare una casa e una famiglia da un errore commesso dallo Stato – aggiunge Brambilla – Non si può comprare quella casa, ascoltate la vostra coscienza soprattutto se siete imprenditori come Sergio”.

Nell’abitazione di via Sant’Albino 22 hanno preso domicilio dei loro uffici parlamentari anche il senatore del Movimento 5 Stelle Gianmarco Corbetta e l’onorevole della Lega Andrea Crippa, che a più voci hanno ribadito l’immunità di cui godono, e quindi l’impossibilità di essere sloggiati.

Barbara Apicella

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