MONZA – Partiranno nei prossimi giorni le 1500 lettere che il Comune di Monza ha indirizzato ai nuclei familiari fruitori dei Servizi abitativi pubblici che hanno maturato una morosità nei confronti dell’Ente, riferita a locazioni e spese condominiali.
Dai controlli effettuati per chiudere il consuntivo del 2017, infatti, è emerso che 1184 inquilini risultano in debito con il Comune per mancati pagamenti; a ciò si aggiungono le morosità maturate da inquilini con il contratto cessato. Da qui il via al piano operativo di rientro, proposto dall’assessore alle Politiche sociali Désirée Merlini: “Agiremo in modo differenziato, ponendo estrema attenzione a tutte le situazioni di fragilità, soprattutto considerando i bisogni dei nuclei familiari in carico ai servizi sociali – spiega l’assessore – L’importanza di questa manovra ha un grande valore sociale che si declina nel rispetto per quanti fanno fronte regolarmente ai pagamenti; nell’equità nei confronti dei cittadini che attendono un alloggio comunale e nel decoro, poiché le risorse in entrata saranno destinate ai necessari interventi di qualificazione degli spazi abitativi”.
I dati. La morosità consolidata, calcolata al 31/12/2017, ammonta a 8.211.406 euro ed è così suddivisa: 5.302.716 euro riferiti al periodo 2010-2017 ascrivibili ad inquilini con contratto attivo; 1.258.851 euro riferiti allo stesso periodo e ascrivibili a 324 nuclei con contratto cessato; 1.286.000 euro sono riferiti al periodo antecedente al 2010.
Il piano di rientro. A fronte della diversificazione delle posizioni debitorie, i morosi riceveranno comunicazioni differenti da parte del Comune. I 634 nuclei con morosità fino a 1000 Euro avranno 30 giorni per saldare il debito; lo stesso termine viene applicato ai 175 nuclei con contratto cessato e morosità inferiore ai 1000 euro. Gli altri avranno 60 giorni per regolarizzare la propria posizione, anche concordando con gli uffici comunali piani di rateizzazione.
Al termine di questa prima fase verranno valutate le opportune e conseguenti azioni necessarie per contrastare la grande morosità, che per 13 nuclei arriva fino a 36.000 euro e per 3 nuclei a 54.000 euro.
“I dati forniti dagli uffici ci restituiscono un trend della morosità in aumento costante dal 2010 al 2017, passando da 276.000 euro totali a ben 1.212.000 euro all’anno – osserva il sindaco Dario Allevi – Pur agendo con il massimo della sensibilità possibile nei confronti di situazioni particolari non possiamo permettere che qualcuno approfitti di canoni già agevolati, permettendosi di non pagare senza motivi validi”.