Passerella di Sant’Albino: solo tre giorni per mantenere la promessa

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Passerella di Via Stucchi: quasi ci siamo

MONZA – A poco più di 72 ore dallo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre la Giunta Allevi rischia di non mantenere la promessa di inaugurare la passerella ciclopedonale di via Stucchi.

Il condizionale è d’obbligo, ci sono ancora tre giorni di tempo e tutto potrebbe accadere. Ma ad oggi, con il cantiere ancora in fermento e l’installazione dei lampioni, sembra alquanto improbabile che quanto dichiarato dall’assessore Simone Villa possa davvero concretizzarsi.

Un’ipotesi di data  scritta nero su bianco dall’amministrazione che nell’ultimo numero dell’informatore comunale, distribuito a tutte le famiglie nei primi giorni di dicembre e disponibile anche in formato digitale sul sito del Comune, nell’articolo dedicato alle opere pubbliche parlando della passerella  di Sant’Albino affrmava  che “Al termine dei collaudi, sono ora in corso le ultime opere di finitura, tra cui la pavimentazione finale della passerella e il completamento delle sponde laterali: secondo il crono programma l’inaugurazione dell’attraversamento è prevista entro la fine dell’anno”.

Al 31 dicembre 2017 ormai mancano solo pochi giorni: il taglio del nastro potrebbe avvenire anche il giorno di San Silvestro.

Un’inaugurazione che vedrebbe così concludersi la realizzazione di un’infrastruttura da anni attesa e richiesta dai monzesi, ma fin dalla fase progettuale partita zoppa con problematiche e pecche immediatamente evidenziate dai residenti. Una passerella, ideata e finanziata dalla Giunta Scanagatti ed ereditata dalla Giunta Allevi, che se da un lato permetterà ai pedoni e ai ciclisti di muoversi in totale sicurezza da Sant’Albino a Cederna e viceversa, dall’altro ha creato problemi al traffico con numerosi tamponamenti e la difficoltà degli automobilisti ad uscire da Sant’Albino.

Nel frattempo i lavori si sono rallentati anche a causa della necessità di apportare negli ultimi mesi fondamentali interventi correttivi come quello dello spostamento della linea di media tensione che andava ad impattare con la passerella sul lato del cimitero.

Un eventuale ritardo nel taglio del nastro non sarebbe comunque un dramma: il cantiere, avviato nel settembre 2016, avrebbe dovuto concludersi in 7 mesi. Ma il tempo è raddoppiato e l’opera ad oggi non ancora consegnata alla cittadinanza. Anno più anno meno oggi conta ormai poco.

Barbara Apicella

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