Il Pd accusa: “La crociata della Lega contro la chiesa di Monza”

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MONZA – Pd compatto per difendere la chiesa monzese contro la richiesta del capogruppo della Lega Nord Alberto Mariani di negare i fondi comunali alla parrocchia di Regina Pacis “rea” di avere esposto la bandiera della pace e una mostra fotografica sui migranti durante il periodo delle feste natalizie.

Mariani contro il parroco e Pd contro Mariani accusato di “esprimere in un intervento tutta l’intolleranza, la tracotanza e l’accidia possibile nei confronti di una comunità cristiana del nostro territorio”.

Il Partito democratico compatto e paladino attorno alla chiesa monzese (non soltanto alla parrocchia di Regina Pacis) e alla scelta di un parroco di esporre la bandiera arcobaleno e una carrellata e alcune immagini migranti per suscitare nei fedeli una riflessione su quello che sta accadendo nel mondo.

L’intervento del capogruppo del Carroccio e la mancata risposta durante il consiglio comunale del sindaco Dario Allevi alla richiesta di non erogare più fondi alla parrocchia di via Buonarroti non è assolutamente piaciuta al Pd.

“Riteniamo questo gesto di una gravità inaudita, inaccettabile da chiunque oltre che dai cristiani della nostra città: siamo alle minacce di ritorsione verso chi esprime solidarietà, accoglienza, prudenza e intelligenza, nel trattare la presenza di persone e di famiglie di origini lontane che, per diversi motivi, vivono, lavorano, studiano nel nostro territorio – scrivono nella newsletter – Tutte le comunità cristiane della nostra città lavorano, pregano e sono quotidianamente impegnate a garantire vicinanza, accoglienza, solidarietà ed accompagnamento alle situazioni di fragilità che al loro interno si manifestano: gravissimo è giudicare come e verso chi lo facciano e, soprattutto, condizionare le scelta di una pubblica Amministrazione in base al gradire o meno l’impegno che una parrocchia agisce nel nome del Vangelo e dell’insegnamento di un Papa che della carità e della prossimità intelligente fa la propria linea di indirizzo e di orientamento in tutto il mondo”.

Virando poi la vicenda, salita alla ribalta delle cronache nazionali, in un fatto squisitamente politico ed elettorale, soprattutto alla vigilia delle prossime elezioni regionali e nazionali. Con una critica nei confronti del sindaco Dario Allevi e della Giunta che non è intervenuta in merito alla richiesta del capogruppo del Carroccio, né durante il consiglio né nei giorni successivi.

“C’è da pensare – concludono gli esponenti del Pd – che ciò sia avvenuto perché quella posizione probabilmente ad essi appartiene e prenderne le distanze ha evidentemente un prezzo politico troppo pesante da pagare… soprattutto alla vigilia di una campagna elettorale dove il centrodestra deve presentarsi unito e ‘compatto’”.

B.Api

1 commento

  1. Quando il PD imparerà a non fomentare inutili dissidi avrà fatto un passo in avanti. La chiesa faccia la chiesa senza invadere campi che non le appartengono. Da piccolo insegnavano che se non sai nuotare inutile gettarsi in acqua per salvare qualcuno. Il buonismo e il perbenismo portano, purtroppo, all’ingovernabilità e all’ingiustizia verso altre persone.
    L’immagine dell’immigrato che bighellona con iPhone ben vestito e che si lamenta della pasta scotta oppure che alla sera si ubriaca in stazione con risse può irritare.
    paolo

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