MONZA – Via la foto di Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, per fare spazio alla statua di Alberto da Giussano. La scelta della Lega, dopo il no del Presidente per il ministro dell’Economia individuato dalla coppia Matteo Salvini/Luigi Di Maio, accende anche la politica locale.
“E’ di una gravità inaudita l’iniziativa dei sindaci di alcuni comuni della nostra Provincia (Albiate, Lazzate, Ceriano Laghetto, Biassono, Renate, Meda) di togliere la foto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dagli uffici comunali – afferma Pietro Virtuani, segretario provinciale del Partito Democratico -, come segno di protesta per la mancata nomina a Ministro dell’economia della figura indicata dal loro partito”.
“In queste ore molto difficili – aggiune Virtuani – , nel quale assistiamo ad attacchi scomposti verso il Presidente della Repubblica, i sindaci di ogni forza politica, proprio in virtù del mandato popolare e del loro ruolo all’interno delle proprie comunità, non dovrebbero permettersi di delegittimare le istituzioni con azioni dal forte carattere simbolico. E’ molto grave che la Lega appoggi questo gesto; la volontà degli italiani a cui si richiamano non ha nulla a che vedere con le legittime prerogative del Quirinale; spieghino piuttosto perché a quasi tre mesi dal voto, coloro che si proclamano i vincitori non sono ancora riusciti a dar vita a un governo per il nostro paese. Il Partito Democratico difenderà saldamente la democrazia, le istituzioni e la nostra Costituzione, unico e vero argine per tutelare i diritti dei cittadini italiani”.
Dall’altra parte, però, non manca la replica del Carrocio: “Il presidente Mattarella – afferma l’onoreola Paolo Grimoldi – ha dimostrato di non essere un garante imparziale per le nostre più alte istituzioni democratiche e non può più rappresentarci”.
E rivela un particolare. L’iniziativa di rimuovere la foto non è solo di sei sindaci brianzoli: “Ho chiesto di farlo agli oltre 160 sindaci della Lega in tutta la Lombardia”.