MONZA – “Diciamo le cose come stanno: il sindaco e il consiglio comunale erano già stati informati giorni fa dell’arrivo di nuovi richiedenti asilo in città”. Ad affermarlo, o meglio a scriverlo a chiare lettere, è il Pd di Monza che nella newsletter del partito ha dedicato un articolo a questa vicenda ipotizzando quindi che Dario Allevi nel consiglio comunale del 16 ottobre abbia bluffato affermando che dal prefetto non erano giunte segnalazioni dell’arrivo di nuovi migrante a Monza. Migranti che, come poi dichiarato quella sera in aula dal capogruppo della Lega Nord Alberto Mariani, sono stati alloggiati in una palazzina di via Parravicini: nove richiedenti asilo che vivono in un condominio dove ci sono sei italiani.
Duro attacco quello del partito oggi sui banchi dell’opposizione nei confronti della Giunta guidata da Dario Allevi. Critico e polemico soprattutto nella gestione del problema migranti e sulla convocazione non puntuale del consiglio comunale che, per tre settimane, è rimasto in vacanza.
“Il consiglio comunale è un luogo di democrazia, dove si tutelano gli interessi e i diritti della comunità locale. È dunque bene che venga convocato spesso, non una volta ogni tre settimane – si legge nella newsletter – Anche perché, proprio durante le sedute del consiglio comunale, i cittadini possono sentire, dalla diretta voce del sindaco, cosa si sta facendo a Monza in tema di accoglienza ai richiedenti asilo, in via Asiago e non solo”.
Puntando l’indice contro una gestione dell’accoglienza profughi che è stato cavallo di battaglia della campagna elettorale della giunta di centrodestra.
“È molto facile fare proclami e promesse elettorali – concludono gli esponenti del Pd – e scaricare le responsabilità sul Prefetto o sulla Giunta Scanagatti; molto più difficile governare una città e cercare di risolverne i problemi”.