Pensarla all’italiana? Una cosa è certa.
L’Italia è più unita di quanto molti dicano ( o pensano ).
L’unità è compiuta nel modo di pensare: all’italiana.
 
Restìa al cambiamento e all’innovazione, l’italiano, da nord a sud, è attendista in un mercato economico nel quale sono in tanti ad urlare qualità e convenienza. 
 
Pensarla all’italiana? E fa bene!
 
Per diamine, parliamoci chiaro.Ma se in cento mi trasmettono le stesse parole, le stesse nozioni e le stesse emozioni fredde, ma dove credete debba andare o da chi credete debba rivolgermi ?!?!
Da quello che costa meno. Ed è proprio questo il punto.
Se all’epoca, chi offriva, in un mercato libero il proprio prodotto puntava sulla propria qualità e non sulla concorrenza sleale dei prezzi a ribasso, delle estrazioni a premi e delle raccolte a punti, non saremmo di certo arrivati al punto di andare a comprare una camicia al negozio all’angolo della via di casa “pagopocomaho”, perché tanto se fra un anno si rompe, ” ma che me frega, per quello che l’ho pagata”. 
 
 
Ma questo, forse, probabilmente, anzi sicuramente, sarà un’altra storia

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