MONZA – Oltre un mese per recapitare un biglietto d’auguri: il nonno la prossima volta alla romantica missiva certamente preferirà il più freddo – ma puntuale – messaggio con whatsapp.
Tanto il tempo che ci ha impiegato ad arrivare un biglietto d’auguri che un nostro lettore aveva spedito con largo anticipo alla sua nipotina, che abita in Brianza. Un biglietto carico d’affetto e di sentimenti che la piccola, per la prima volta, sarebbe riuscita a leggere da sola, non affidandosi più a mamma e papà.
Ma questo non è stato possibile, almeno per il giorno del suo compleanno. I tempi da lumaca delle poste hanno impedito che la piccolina quel giorno aprisse e leggesse gli auguri del nonno. Malgrado l’amato nonnino avesse imbucato la lettera oltre 20 giorni prima della data della ricorrenza.
L’uomo, amareggiato, si è rivolto alla nostra redazione affidandosi, questa volta, all’email. “Mi ero organizzato con largo anticipo – scrive –. È stato complicato anche recuperare il francobollo in una delle tante tabaccherie dalla città. Ma con un anticipo di oltre venti giorni dalla data del compleanno della mia nipotina ho scritto, affrancato e spedito la missiva”.
Telefonando immediatamente anche al figlio perché, certo che il biglietto indirizzato alla piccolina sarebbe arrivato entro pochi giorni, lo aveva allertato pregandolo di consegnarglielo solo il giorno del compleanno.
Ma non c’è stato rischio che la bambina trovasse il biglietto in anticipo. “Ogni giorno ho chiamato mio figlio per sapere se il biglietto era arrivato – prosegue – Ma di quella lettera scritta con tanto affetto si erano perse le tracce. Non ho così avuto la soddisfazione di sentire la mia nipotina chiamarmi e dirmi che finalmente aveva imparato a leggere e aveva letto la mia la lettera. Il servizio postale mi ha impedito questa piccola soddisfazione”.
O meglio rinviato: la lettera alla fine è arrivata, dopo oltre un mese dal giorno della spedizione.
B. Api