SEREGNO – Il sindaco Edoardo Mazza, nella giornata di ieri, è finito su tutti i giornali nazionali per un’indagine della Procura contro la ‘ndrangheta e che, secondo l’accusa, lo vedrebbe al centro di un caso di corruzione: voti alle elezioni in cambio del permesso di poter realizzare un supermercato nell’area ex Dell’Orto. In attesa che la giustizia faccia il suo corso, è difficile però, non ripensare a tutti i discorsi pronunciati dal primo cittadino sulla legalità.
Ultimo, in ordine temporale, quello del 18 maggio in occasione del recital di Pippo Pollina, cantautore da sempre impegnato nella lotta contro la mafia, avvenuto a “L’Auditorium” di piazza Risorgimento. Accompagnato nella sua esibizione dai i baby musicisti dell’Orchestra delle seconde classi della “SMIM Don Milani”. Un concerto è promosso dall’Istituto comprensivo Stoppani, in collaborazione con il Comune, nell’ambito del “Progetto Legalità 2016/2017”.
“Un concerto – spiegava Mazza nell’occasione – che nasce dall’idea di accompagnare gli spettatori, soprattutto i più giovani, in un viaggio che ripercorre le tappe della storia recente del nostro Paese e degli “eroi” che hanno avuto il coraggio, spesso a costo della vita, di opporsi alla mafia. La scuola, oggi, è la prima trincea contro la criminalità“.
“Il significato profondo è che la lotta alla mafia parte da tutti noi – affermava Mazza -. La mafia non è un problema dei magistrati o delle donne e degli uomini delle forze dell’ordine, ma è una questione che coinvolge tutti. Questa è l’eredità più importante che ci hanno lasciato Falcone e Borsellino. Un insegnamento che, a venticinque anni dal loro sacrificio, è più che mai vivo”.
La maxi operazione dei Carabinieri contro la ‘ndrangheta, con un filone dell’indagine che ha portato il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza a disporre gli arresti domiciliari dello stesso Mazza, purtroppo lo conferma.
G.Gal.