MONZA –. Lombardi poco convinti sul referendum per l’autonomia e il capogruppo della Lega Nord Alberto Mariani bacchetta il governatore. “La prossima volta Maroni li lasci a piedi – afferma, riferendosi ai fondi stanziati da Regione Lombardia per intervenire sui taglia agli scuolabus da parte delle province – Almeno capiranno che è lo Stato che li ha lasciati a piedi”.
È deluso e amareggiato il capogruppo del Carroccio in consiglio comunale che all’indomani del referendum è molto critico sui dati lombardi. “Pensavo che i lombardi avessero capito che non è il referendum della Lega Nord, bensì un referendum per il bene di tutti i lombardi – aggiunge – Era un’occasione d’oro ma hanno preferito rimanere a casa a poltrire sul divano invece di andare a votare. Fossero partiti almeno per il mare…”.
Ben diversa l’adesione e la compattezza del popolo veneto che ha di gran lunga superato il quorum. “Con il referendum noi abbiamo chiesto al governo di poter gestire i soldi frutto del nostro lavoro e del nostro sudore – aggiunge – Il lombardo questo aspetto non l’ha capito e ben venga che siano andati alle urne tante persone che sono venute in Lombardia a cercare un lavoro, altrimenti se avessimo dovuto basarci solo sui voti dei lombardi avremmo a malapena raggiunto il 10 per cento”.
E il pensiero e la vicinanza vanno a quel papà di Como che, disperato, nel fine settimana si è tolto la vita uccidendo anche i suoi bambini. “Era una persona venuta in Lombardia a cercare un futuro migliore – conclude – Ma sembra quasi che quando uno arriva in questa regione lo Stato senta il diritto di schiacciarlo”.
Barbara Apicella