Riccio, Castagna, Marrone…un’esplosione autunnale!

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Riccio, Castagna, Marrone...un'esplosione autunnale!

Arriva l’autunno, le foglie lasciano i loro rami e cadono a terra regalandoci quella abituale sensazione di malinconia ma, allo stesso tempo, un soffice e colorato tappeto che ricopre l’erba e i sentieri dei boschi e attutisce i nostri passi.
Arriva l’autunno e le giornate si accorciano sempre di più, il sole si fa più pallido in cielo e i suoi raggi meno caldi.
Arriva l’autunno e con esso la pioggerellina fine ma insistente che bagna le foglie a terra, rendendole anche un po’ scivolose.
Quando arriva l’autunno è un’esplosione di cambiamenti e di colori, la natura muta e ci porta in dono uno dei suoi frutti più spettacolari: le castagne.

Non esiste un autunno trascorso senza il naso nel cartoccio delle caldarroste, i venditori ambulanti sparsi per le piazze, il profumo di fuoco e di legna che resta sulle mani dopo averle sbucciate, le dita avvolte intorno al cartoccio delle caldarroste per tenersi al caldo nelle prime giornate di freddo. Buonissime, tradizionali e profumate, le castagne sono un’istituzione.

Riccio, Castagna, Marrone…un’esplosione autunnale!

Nascita e diffusione

La castagna è il frutto del castagno, che nasce dai fiori femminili della pianta, racchiusi da una cupola che poi si trasforma in riccio.
La forma dei frutti dipende soprattutto dal numero e dalla posizione che le castagne occupano all’interno del riccio: emisferica per i frutti laterali e schiacciata per quelli centrali. Come ogni altra pianta, anche dal castagno possono nascere dei frutti vuoti, noti con il nome di “guscioni”.
La raccolta, o meglio la caduta delle castagne dal ramo, è un vero e proprio rito di apertura alla vita e di nascita. I ricci, una volta giunti a completa maturazione, possono rimanere attaccati al proprio ramo e da lì aprirsi, riversando a terra le castagne; ma nella maggior parte dei casi è il riccio stesso a cadere a terra integro o semi aperto, lasciando intravedere al suo interno i frutti maturi delle castagne che, in questo modo, restano decisamente più protetti non solo dall’impatto della caduta, ma anche dalle intemperie e dall’attacco di eventuali parassiti.

Riccio, Castagna, Marrone…un’esplosione autunnale!

Il castagno, comparso sulla terra circa 10 milioni di anni fa, era noto e i suoi frutti venivano citati già nell’antica Grecia, Ippocrate infatti parlava di “noci piatte” per cercare di descrivere le castagne, così come nell’antica Roma dove Catone raccontava di certe “noci nude”.

E’ nel corso del Medioevo che le castagne si diffondono notevolmente, fino a diventare indispensabili dal punto di vista dell’alimentazione. Basti pensare che alla fine del Quattrocento, periodo di guerre e di gravi carestie, l’uso della farina di castagne si diffonde a tal punto da compensare la carenza di cereali. Per moltissimo tempo la castagna ha rappresentato l’elemento fondamentale dell’alimentazione umana, apprezzato sostituto del riso e del frumento ma d’altronde molto simile a questi dal punto di vista nutrizionale, tanto da essere soprannominata “il cereale che cresce sull’albero”. Un frutto da sempre importantissimo, dunque, quello della castagna, anche perchè la sua macinazione poteva avvenire in ambito domestico e, pertanto, non prevedeva il pagamento delle tasse sul macinato.

La castagna tra racconti popolari e leggende

Un’antica leggenda ci racconta di come l’albero del castagno abbia “ottenuto” i suoi frutti. In un tempo lontano, il castagno era sempre molto triste perché, a differenza degli altri alberi, non aveva frutti da donare ai bambini. Per questo motivo, un giorno si recò dalla Fata Verde esprimendo il desiderio di avere anch’esso dei frutti, ma la Fata gli chiese di aspettare un anno. E così, proprio in quei giorni di attesa, il castagno si trovò ad aiutare una famiglia di ricci che fuggiva da un branco di cani, facendoli salire sui suoi rami per nasconderli alla vista. Dopo questo gesto così altruista e di cuore la Fata Verde decise di premiare l’albero e per ricordare quanto successo gli regalò delle castagne racchiuse in verdi ricci.

Un’altra leggenda, invece, ci spiega perchè le castagne siano avvolte dal riccio. Pare che, per sfuggire al freddo ghiacciante dell’inverno, i frutti del castagno abbiano chiesto una protezione, una specie di coperta naturale per non continuare a soffrire le basse temperature. Ed ecco, anche in questo caso, comparire gli animaletti dagli aculei. Secondo la leggenda, infatti, i ricci impietositi dalla sofferenza delle castagne, si arrampicarono lungo i rami dell’albero e le avvolsero, lasciando la loro pelliccia fatta di aculei alle castagne, una calda e protettiva coperta contro il freddo.

Riccio, Castagna, Marrone…un’esplosione autunnale!

Le leggende sul mondo delle castagne si intrecciano con avvenimenti miracolosi, come quello di una povera famiglia oppressa dalla fame, che fu salvata proprio da un miracolo. La storia parla di una donna, madre di molti figli e assai povera, tanto da non avere nulla con cui sfamare i suoi bambini. Un giorno, quindi, ricorse all’espediente di mettere in una pentola dei sassi a far bollire e, nel frattempo, raccontare ai figli moltissime e strambe storie nella speranza di distrarli e farli addormentare. Ma la fame era troppa e i bambini continuavano a chiedere della cena sul fuoco così, quando la madre affranta prese la pentola scoprì meravigliata che delle castagne avevano preso il posto dei sassi. Le castagne di quel miracolo, attribuito a Sant’Antonio, salvarono la donna e i suoi bambini.

Castagne e Marroni…parliamo dello stesso frutto?

Spesso in Italia, e soprattutto nel nostro territorio lombardo, si tende a chiamare la castagna indistintamente anche con il termine di “Marrone”. In realtà, però, castagne e marroni sono i frutti di due piante diverse e che presentano caratteristiche altrettanto differenti.
Innanzitutto, la castagna nasce dal castagno, una pianta cosiddetta “selvatica” perchè cresce spontaneamente; invece il marrone è il frutto di una pianta nata da coltivazione scientifica, dunque, non più spontanea.
Inoltre, se in un riccio di castagne si possono trovare fino a sette frutti, in uno di marroni ce ne stanno al massimo tre. E anche il guscio dei due frutti è differente: quasi sempre capita, pelando una castagna cotta o arrostita, che il rivestimento marroncino che separa il frutto dalla buccia si infili nelle cavità interne alla polpa. Questa fastidiosa abitudine non la ritroviamo, però, con i marroni dai quali, avendo una superficie non settata, molto più liscia e omogenea, è più facile rimuovere la pellicola.
Castagna e Marrone si distinguono anche per forma e colore. Se, infatti, la castagna è più piccola e schiacciata, proprio perchè nel riccio ce ne stanno tante, e presenta un colore del guscio bruno scuro; i marroni, per il motivo inverso, sono più grossi e tondeggianti quasi a forma di cuore, e il colore del loro guscio è di un marrone più chiaro.
Infine, sono sempre molto buone e apprezzate le castagne, lavorate in cucina per le ricette più varie; ma i marroni, con un sapore più deciso e molto più dolce, sono utilizzati prevalentemente in pasticceria, soprattutto per confezionare i classici Marron Glacé, oppure anche nelle cucine gourmet, utilizzati per preparare raffinati risotti.

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Dalla pianta alla tavola…la castagna è una garanzia

Dalle forme stupefacenti e artistiche del riccio che la avvolge, fino alla castagna stessa che sprigiona tutto il colore dell’autunno e della natura che si rinnova e rinasce in questa stagione. Dai boschi di cui dissemina il tappeto unendosi alle variopinte foglie, alla nostra cucina. Non solo le classiche e immancabili caldarroste arrostite sul fuoco, ma anche zuppe, in abbinamento alle mele oppure ai funghi, fino ad arrivare agli altrettanto noti dolci come il Castagnaccio (torta con impasto di farina di castagne) e il Monte Bianco (un dolce al cucchiaio fatto con purea di castagne, panna montata e cacao, assemblato a mo’ di cupola ricoperta di neve e, proprio per questo motivo riconducibile alla montagna di cui porta il nome).

Riccio, Castagna, Marrone…un’esplosione autunnale!

Insomma, in qualsiasi contesto la si trovi, immersa nella natura e racchiusa nel suo riccio, oppure sui nostri piatti, la castagna è la regina indiscussa di ogni autunno.

Francesca Motta

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