Abbiamo scritto di recente della nascita di Salute Uomo da una costola di Salute Donna.
Questa novità del campo associativo rappresenta innanzitutto una opportunità sociale, perché vede nascere sul territorio una notevole potenzialità nel campo della prevenzione in generale e nello specifico delle patologie oncologiche maschili.
Ma, questa nuova discesa in campo, rappresenta anche, per le persone che ne volessero far parte, una opportunità di arricchimento senza paragoni, perché l’esperienza di mente, braccia e cuore che Salute Uomo può offrire, è profonda e unica.
Ne parliamo con Amilcare Brambilla, il responsabile della neonata sezione associativa.
Quali sono le caratteristiche del volontario tipo?
“Al centro dell’agire del volontario ci sono le persone, quindi cerchiamo chi ha voglia di “dare”, perché essere volontario è dedicare un po’ del tempo che avresti impiegato per te stesso agli altri, e questo è un gesto di solidarietà assai faticoso, oggi. Il nostro volontario deve essere un individuo responsabile: capace di coniugare le istanze dell’associazione, dei pazienti e quelle personali. Disponibile all’ascolto, è in grado di mettere a disposizione le proprie capacità per gli altri. Il nostro volontario è un individuo che collabora, condivide e sostiene, in sintonia ed armonia con gli altri, il programma dell’associazione, rapportando la propria esperienza professionale all’interno del gruppo, configurando in tal modo una “scuola” di solidarietà a beneficio di tutti coloro che orbitano nella sfera.”
E cosa riceve in cambio, chi decide di sacrificare sé stesso e il proprio tempo?
“Direi opportunità di crescita umana e conoscenza, uniche: perché molteplici sono le attività all’interno del gruppo, in particolare quella di aiuto e sostegno psicologico alle persone in un momento difficile della loro vita, e quindi di ritorno il volontario fa una esperienza irripetibile sia dal punto di vista umano ma anche in quello del sapere. I nostri operatori hanno un ruolo fondamentale di assistenza e informazione, è chiaro che ci teniamo che si sentano consapevoli di quello che devono offrire, formandoli su tutto quello che devono comunicare. Il nostro aderente partecipa a congressi, conferenze, convegni per accrescere la propria conoscenza in materia di protocolli terapeutici e scientifici soprattutto per informare il paziente in merito, poiché, come detto, il volontario informato “informa”.
Quali sono le caratteristiche richieste?
“Non ci sono limiti d’età o impegno per far parte del gruppo. Chiunque, indipendentemente dalla sua appartenenza sociale e /o professionale, può collaborare e condividere le finalità e gli obiettivi di questa nuova realtà associativa. Cerchiamo la voglia e la passione di informarsi, oltreché doti di comunicazione. Di base l’unica qualità indispensabile è una disponibilità a dare una assistenza al paziente che si racchiude nella capacità di “donare” agli altri, è questa il presupposto e lo strumento che concorre ad ottimizzare il servizio, nella sua complessità, che il volontario offre.”
Insomma, qual è l’identikit dei volontari di Salute Uomo? Quello di uomini che sappiano imparare, comunicare, stare vicino con conoscenza e sensibilità a chi è fragile ed esposto. A pensarci bene, in questi tempi da Grande Fratello Vip, Salute Uomo cerca i veri supereroi.
Ma una cosa è certa, anche vista la storia a successo dell’esperienza femminile dall’Associazione, di persone dai poteri straordinari ne girano ancora tante per le nostre strade.
Per informazioni o approfondimenti consultare il sito.
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