ARCORE – Matteo Salvini riunisce e galvanizza il popolo brianzolo della Lega Nord. Le temperature africane non hanno fermato ieri sera le migliaia di militanti e curiosi che sono accorsi all’area feste di via Monterosa dove è in corso la festa del Carroccio.
Per nulla intimoriti da canicola e zanzare in tantissimi non si sono voluti perdere il discorso di quello che, per i leghisti, è il “capitano” Matteo Salvini. Alle 20.30 l’arrivo e subito il bagno di folla tra i primi militanti. Selfie, abbracci, incitamenti, richieste di risolvere rapidamente i problemi della mancanza del lavoro e dell’emergenza immigrazione.
Poi un salto nelle cucine dove i volontari per tutta la serata hanno sfornato salamelle e costine. Una rapida cena al tavolo con i sindaci e gli amministratori leghisti della Brianza e ancora saluti e selfie prima di raggiungere intorno alle 22 il palco per il discorso.
Dove dopo un breve intervento di Andrea Villa, del sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano e del vicesindaco di Monza Simone Villa, la parola è passata a Salvini.
Un fiume in piena, un discorso articolato sui punti caldi di lavoro, riforme, sicurezza, immigrazione, incitamento al voto del 22 ottobre per l’autonomia della Lombardia e poi una stoccata al dirimpettaio Silvio Berlusconi avvisandolo che “Se si alleerà con noi vinceremo e andremo al Governo”, ha ribadito dal palco.
Il prossimo agosto ci troveremo qui ad Arcore e vi racconteremo quello che starà facendo in quel momento la Lega al Governo – ha ricordato dal palco incitando i presenti – Renzi, la Boldrini e Alfano saranno un lontano ricordo e se non ci saremo noi vi beccherete Alibrandi”.
Poi una serie di intereventi che il leader del Carroccio intende realizzare rapidamente se arriverà al Governo.
“Cambieremo la legge Fornero, è legge infame e maledetta – ha tuonato – come mi raccontava prima un’infermiere non si può svolgere un lavoro come il suo per 42 anni. È pesante e poi i ventenni a lavorare non ci vanno più”.
Tripudio di applausi quando Salvini ha annunciato l’intenzione di approvare la legge della legittima difesa. “Una riga di legge, le leggi più sono brevi e semplici più sono efficace – ha continuato – la legittima difesa è sempre e comunque legittima difesa, se uno viene aggredito ha tutto diritto e dovere di difendersi senza essere indagato o condannato”.
Poi il passaggio sull’immigrazione e sul problema della gestione dei profughi nelle città della Brianza. Promettendo che, se salirà a Palazzo Chigi “andremo a prendere gli immigrati uno per uno e li riporteremo a casa loro – ha incalzato – Continuano a sbarcare e il duo medusa formato dai ministri Alfano e Pinotti per bloccare gli sbarchi ha mandato due navi della marina”, ha aggiunto ironizzando sulla portata dell’intervento e ribadendo anche l’introduzione della castrazione chimica verso gli stupratori raccontando l’episodio di una donna di 76 anni violentata nei giorni scorsi da un immigrato.
Un passaggio poi doveroso anche in tema di fiscalità ed economia con l’impegno di “cancellare quegli strumenti di tortura fiscali come gli studi di settore, il redditometro, lo spesometro…”.
Il nutrito pubblico, formato anche da numerose famiglie e pensionati, ha ascoltato fino alla fine il leader del Carroccio, salutandolo poi con applausi, incitamenti e la richiesta di risolvere rapidamente soprattutto il problema della mancanza di lavoro.
Barbara Apicella











