San Gerardo, caos parcheggi: soccorritori costretti a litigare per poter lavorare

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Vaccino anticovid
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MONZA – Gli autisti dei mezzi di soccorso non sanno più a che santo votarsi. Al San Gerardo il parcheggio selvaggio è di casa e per far scendere e salire i pazienti sull’ambulanza sono spesso costretti a fermarsi in mezzo al passaggio bloccando ulteriormente il traffico:

Non è bastata la denuncia fatta lo scorso 22 marzo da un nostro lettore che, con tanto di fotografie, immortalava la grande maleducazione degli utenti del nosocomio cittadino i quali, alla disperata ricerca di un posteggio all’interno dell’ospedale, occupavano gli spazi riservati ai mezzi di soccorso.

La situazione nelle ultime settimane è peggiorata, e a rimetterci sono sempre gli utenti. Oltre che i nervi – sempre più tesi – degli operatori del soccorso che spesso si trovano a battibeccare con gli automobilisti maleducati, vedendosi poi costretti a girovagare per l’ospedale in attesa di recuperare il paziente perché il loro parcheggio è occupato.

“Non ne possiamo più – ci riferisce un operatore – La situazione sta peggiorando. Gli utenti ignorano i divieti, parcheggiano nei nostri spazi, e spesso ci rispondono anche male dicendoci che sono disabili e non essendoci sufficienti parcheggi a loro dedicati si sentono autorizzati ad occupare i nostri. La direzione dovrebbe intervenire per porre fine a questo problema”.

Un problema non certo nuovo al San Gerardo. Già un anno fa Valerio Staffelli aveva pizzicato i furbetti del parcheggio. E a dodici mesi di distanza il problema ritorna. Gli operatori del soccorso auspicano che l’inviato di “Striscia la notizia”, peraltro residente in Brianza, faccia di nuovo visita al nosocomio cittadino per beccare in fallo e ammonire coloro che, occupando i posti auto riservati alle ambulanze, non solo non rispettano il divieto, ma creano anche un disagio agli operatori del soccorso e ai malati.

“Basterebbe anche un investimento da parte dell’ospedale – conclude un operatore – Un parcheggiatore che dal primo mattino al primo pomeriggio, quando è maggiore l’afflusso di utenti che accedono per gli esami, controlli il passaggio dei mezzi e soprattutto vieti agli automobilisti di occupare gli spazi dedicati alle ambulanze”.

Barbara Apicella

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