Sant’Albino: contro lo smog il kit per la misurazione della qualità dell’aria

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Sant'Albino si arma con il kit per misurare la qualità dell'aria

MONZA – Parte dal Comitato di quartiere di Sant’Albino l’idea di entrare nella grande rete di monitoraggio del gruppo “Cittadini per l’aria” per misurare – e quindi denunciare – la qualità dell’aria che respiriamo anche  in previsione della riapertura dell’attività di Brianza Asfalti, l’azienda che produce asfalti e dalla quale fuoriescono, soprattutto in determinati periodi dell’anno, miasmi molto intensi che causano (non solo nel quartiere, ma anche in zone limitrofe) forti mal di testa e nausea.

Capire esattamente qual è la qualità dell’aria che si respira nel quartiere: da qui la volontà del Comitato di voler aderire al progetto di “Cittadini per l’aria” dotandosi di kit – del costo di poche decine di euro – per valutare la qualità dell’aria soprattutto nelle zone più a rischio, come per esempio fuori dalle scuole.

Il Comitato di quartiere è già al lavoro, dopo aver ricevuto risposta positiva dai promotori del progetto. Un progetto che è nato dalla volontà di un gruppo di cittadini, particolarmente sensibili alle problematiche ambientali. “La qualità dell’aria non è un bene negoziabile, perché riguarda la nostra stessa vita – si legge sulla home page del gruppo – Il danno che oggi deriva nel nostro Paese alla popolazione, all’ambiente, al patrimonio culturale dall’inquinamento dell’aria è fatto incalcolabile. Lavoriamo per condividere dati e informazioni, promuovere comportamenti virtuosi, proporre strategie e soluzioni efficaci, sollecitare le amministrazioni pubbliche e le imprese a cambiare davvero”.

Invitando i cittadini a dotarsi del campionario per la misurazione del NO2, cioè del biossido di azoto, uno dei gas più pericolosi prodotti in particolare dai veicoli diesel. Entrando quindi in un grande progetto che vede la partecipazione già di numerose città (in primis Milano), creando una grande mappa della qualità dell’aria soprattutto nelle zone più a rischio.

Il Comitato di Sant’Albino ha subito abbracciato con piacere questa iniziativa, identificando tra le cause di maggiore rischio non solo l’azienda di Concorezzo che produce asfalti, ma anche il grande traffico veicolare che costeggia il rione lungo la via Adda, e che lo attraversa soprattutto durante gli orari di punta trasformando Sant’Albino in una tangenziale.

Stesso problema viene da anni sollevato anche dai alcuni residenti di San Rocco che denunciano lo stato di inquinamento dell’aria  lungo la via Monte Santo,  ribattezzata autostrada nel cuore del quartiere. Inutili le annose richieste di posizionare una centralina per la misurazione dei livelli di polveri sottili, proprio lungo la tratta. Forse attraverso la campagna di “Cittadini per l’aria” potrebbe essere la volta buona.

Non se la passano meglio neppure chi vive lungo il trafficatissimo viale Libertà.

Una campagna, siamo certi, che non interesserà solo Sant’Albino, ma anche altri rioni o città della Brianza.

Tutti i dettagli del progetto sul sito www.cittadiniperlaria.org

B.Api

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