Si perdono in montagna nella nebbia: due brianzoli salvati dal Soccorso alpino

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LISSONE – Sono andati in montagna in Valmalenco per un’escursione ma, sulla via del ritorno, hanno dovuto fare i conti con il meteo avverso. Dopo essersi smarriti ed essere finiti davanti a un bel dirupo, due ragazzi di 25 e 26 anni residenti in città sono stati salvati dal Soccorso alpino che li ha riportati illesi a valle.

I due giovani avevano pernottato in quota e stavano scendendo dalla zona del rifugio Del Grande – Camerini ma hanno perso l’orientamento a causa della nebbia. Il sentiero era stato ricoperto dalla neve e, nel tentativo di riprenderlo, si sono ritrovati su un dirupo roccioso. Allora verso mezzogiorno hanno chiesto aiuto: sono riusciti a fornire le coordinate ai tecnici del soccorso alpino, che li hanno localizzati in poco tempo.

La Centrale operativa ha attivato la VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna, Stazione di Valmalenco. Due squadre li hanno raggiunti, erano illesi ma infreddoliti e affaticati. Sono stati accompagnati a valle.

Il Soccorso alpino ricorda che ogni periodo dell’anno presenta caratteristiche differenti: la montagna cambia ed è fondamentale adeguarsi. Le previsioni meteorologiche sono sempre da prendere in considerazione, perché lo stesso sentiero può presentare un differente livello di pericolosità in presenza di neve, pioggia o ghiaccio. La stessa cosa vale per la visibilità che, se compromessa, diventa fuorviante, soprattutto senza una conoscenza approfondita dei posti. Le calzature devono garantire una presa sicura sul terreno e l’equipaggiamento va sempre scelto con grande attenzione, per essere protetti dal freddo, dalla pioggia e dall’eventualità di dovere restare all’aperto più del previsto, quando sorgono delle complicazioni.

I soccorritori del CNSAS sono sempre operativi, 24 ore al giorno, in ogni momento dell’anno e in ogni luogo ostile o impervio ma ci sono casi in cui il loro intervento può essere evitato, mettendo in atto i comportamenti di base per la prevenzione del rischio. Informazioni presso le Stazioni del Soccorso alpino oppure sul sito www.sicurinmontagna.it.

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