MONZA – L’amministrazione comunale mette il lucchetto “a tempo” alle slot machine. Basta alle macchinette mangiasoldi accese dalla mattina, con il cliente (spesso anziano) che abbina il cappuccino e la brioche con l’azzardo alla fortuna, rischiando di dilapidare la pensione in pochi giorni. A breve a Monza le macchinette avranno le ore contate, “difendendo” così le fasce più deboli – gli anziani soprattutto – allontanandoli dalla tentazione e dal baratro della dipendenza.
Lo ha annunciato questa mattina, martedì 21 novembre, l’assessore al Commercio Massimiliano Longo nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’incontro sulla ludopatia organizzato dalla cooperativa “La Meridiana” che il prossimo 29 novembre dalle 15.30 alle 17 all’Oasi San Gerardo promuove un incontro pubblico con la presentazione del libro “Gratta e perdi: anziani, fragilità, gioco d’azzardo”.
“Stiamo lavorando per l’emissione di un’ordinanza che riduca gli orari di accensione delle macchinette – ha spiegato Longo – Tra i maggiori fruitori della macchinette ci sono gli anziani: ridurre l’accessione delle slot dal tardo pomeriggio quando i pensionati, soprattutto in inverno, non escono di casa, potrebbe limitare la tentazione. Su questa tematica stiamo lavorando a braccetto con Asst, ospedale San Gerardo, Sert, polizia locale e Regione Lombardia”.
Un provvedimento già adottato anche da altre amministrazioni comunali, che malgrado l’opposizione iniziale dei gestori, ha avuto ragione in sede legale.
Ma la campagna di lotta alla ludopatia prosegue, anche ricorrendo ai fondi messi a disposizione dal Pirellone. “Le macchinette vecchie verranno eliminate e non potranno essere sostituite – precisa Longo – Inoltre, attraverso la vittoria di un bando regionale, è stata fatta la mappatura delle slot machine presenti in città che nel 2016 erano 490, con lo scopo di individuare e premiare alcuni locali che hanno deciso di non avere le macchinette che, in tempo di crisi, sono comunque per i gestori fonte di entrate. Inoltre stiamo lavorando, sul fronte della prevenzione, anche nelle scuole: abbiamo distribuito agli studenti delle medie inferiori un questionario anonimo per individuare eventuali problemi di dipendenza da gioco d’azzardo e sostanze stupefacenti”.
Una lotta alla ludopatia iniziata in città già durante la passata amministrazione anche con il lavoro svolto dall’allora consigliera di minoranza Anna Martinetti aveva istituito e portato avanti il progetto “No slot”. Un tema purtroppo oggi ancora attuale con un numero sempre elevato di persone che cadono nel tunnel della dipendenza.
Una campagna nella quale crede molto l’assessore ai Servizi sociali Chiara Desirée Merlini. “Stiamo attuando un intervento di salute pubblica – precisa l’assessore, peraltro medico – La ludopatia è una dipendenza, è stata riconosciuta come patologia. La sensibilizzazione è importante per evitare l’isolamento sociale”. Fondamentale anche trovare un’alternativa a quella ricerca malata di vittoria alle macchinette, o al gratta e vinci. “Le macchinette hanno un effetto stimolante sul sistema nervoso centrale – ha spiegato -. È un attivo sbagliato, che va sostituito e corretto con stimoli positivi come per esempio l’aggregazione, gli incontri, il gioco, la musica e il ballo”.
Difficile trovare una ricetta unica. Utile senza dubbio riflettere su questo problema. Qui anche il nostro invito a partecipare il 29 novembre all’incontro pubblico all’Oasi di San Gerardo (via Gerardo dei Tintori 18) al quale interverranno gli autori del libro (Mario Croce e Fabrizio Arrigoni), Maurizio Resentini (direttore del Dipartimento per la Programmazione di Integrazione delle Prestazioni), Lucrezia Lorito (Servizio dipendenze Asst Monza) e Ornella Perego (responsabile della Promozione salute e prevenzione dipendenze).
Barbara Apicella