CORNATE D’ADDA – Ha gironzolato, per quello che la sue gambettine e la sua andatura stentata gli consentivano, in completa solitudine per qualche ora. Con le sole calze ai piedi e una felpina addosso: un bimbo di 17 mesi, dopo le ricerche dei Carabinieri, è stato riaffidato alla mamma che si è presa una bella strigliata per la sua superficialità.
A notare il piccolo è stata una passante che, incredula, si è guardata attorno per cercare la mamma con lo sguardo. Il problema è che non ha visto proprio nessuno. Neanche una persona a pochi metri che, sebbene incautamente, potesse averlo perso di vista per qualche istante.
Sempre più meravigliata e preoccupata, la donna ha provato a fermare qualcuno per chiedere aiuto e informazioni utili, ma si è dovuta arrendere di fronte all’evidenza: quel bambino era in giro proprio da solo. Inevitabile la telefonata alle forze dell’ordine.
Sul posto sono arrivati gli agenti della Polizia locale e i Carabinieri di Trezzo sull’Adda. Anche i loro tentativi di provare a chiedere un po’ in giro si sono rivelati completamente inutili. Nessuno aveva visto la mamma e, ancora meno, era in grado di dare indicazioni sui possibili genitori.
I militari, mentre le indagini facevano il loro corso, hanno preso in consegna il bambino e l’hanno accompagnato in ospedale per farlo vedere dai medici, che l’hanno trovato in ottima salute. Poi, visto il colore scuro della pelle, hanno avuto la felice intuizione: chiedere aiuto alla comunità musulmana.
Grazie a questo sistema è stata la mamma, con un sospiro di sollievo, a rivolgersi agli uomini dell’Arma per poter riabbracciare il figlio. Ai Carabinieri la trentaduenne marocchina ha spiegato di essere una collaboratrice domestica e che, finite le ore di lavoro, all’ora di pranzo era andata a coricarsi per un breve riposo insieme al bambino.
Il piccolo, però, che non manca di vivacità e di intraprendenza, durante il sonno della mamma ha aperto la porta di casa, non chiusa a chiave, ed è uscito in strada. In tutto avrà percorso un centinaio di metri. La donna, al risveglio, quando si è accorta del bimbo sparito, aveva provato a cercarlo senza successo nei dintorni dell’abitazione.
In quelle sei ore di preoccupazione e di ansia non è stata sfiorata dall’idea di chiedere aiuto ai Carabinieri.