MONZA – Monza non avrà le stanza salvavita. Ieri sera in consiglio comunale è stata bocciata la mozione presentata lo scorso gennaio dal consigliere Paolo Piffer (Civicamente) per l’introduzione in città – primo Comune a livello nazionale – delle cosiddette “stanze del buco”, luoghi protetti dove i tossicodipendenti avrebbero potuto iniettarsi la dose lontano da occhi indiscreti, seguiti da personale sanitario presente h24 e da specialisti per avviarli a percorsi di disintossicazione.
Ma l’idea è stata bocciata: sette voti favorevoli (Camporeale, Canesi, Capra, Nicolas Monguzzi, Negrini, Piffer e Sindoni), diciannove voti contrari (Adamo, Carati, Cirillo, Cosi, Ferrari, Galbiati, Gariboldi, Gaspero, Longoni, Mariani, Martinetti, Marco Monguzzi, Mosconi, Nasi, Onofri, Pilotto, Pozzi, Russo e Santese) e due astenuti (Riva e Pontani). Assenti invece il sindaco Dario Allevi che ha lasciato il consiglio comunale per intervenire a un convegno allo Sporting Club, Scanagatti e Lamperti. Prima della votazione hanno invece abbandonato l’aula i consiglieri del Pd Bertola e Zonca.
Ma se da un lato la mozione anche questa volta è andata buca, l’argomento è però riuscito a riscaldare gli animi dei consiglieri e a creare delle spaccatura all’interno dei partiti e delle liste civiche.
Nella lista “Noi con Allevi” mentre il capogruppo Nicolas Monguzzi e il consigliere Roberto Negrini hanno appoggiato la mozione, il collega Stefano Galbiati l’ha bocciata. “La mia è una posizione personale e non politica – ha spiegato nel suo intervento ricordando anche casi di amici finiti nel tunnel dell’eroina – La droga va combattuta reprimendo lo spaccio. Sul territorio abbiamo già altre risorse atte alla riabilitazione, come il Sert e le Unità Mobili”.
Spaccatura anche all’interno della Lega che aveva lasciato ai consiglieri libertà di scelta. Capra e Canesi hanno votato a favore dell’istituzione delle stanze salvavita. “Ho una profonda formazione cattolica – ha spiegato in aula il consigliere Canesi – Ritengo la droga un comportamento lesivo della persona e della società. Ma considero il drogato una persona malata, alla quale tendere la mano”.
Libertà di coscienza anche nel Pd che in parte ha votato contro – con Longoni che ha bocciato la proposta “perché non è di competenza dell’Amministrazione comunale” – e in parte si è astenuto.
Compatta Forza Italia che all’unanimità ha dato parere negativo (anche se fino all’ultimo il consigliere Rosario Adamo aveva ipotizzato anche l’astensione chiedendo di poter sospendere la seduta come già avvenuto il 25 gennaio e riprendere interventi e votazione nella prossima assise). Voto contrario anche da Fratelli d’Italia e Monza con Maffè. Il Movimento 5 Stelle ha invece dato parere positivo.
Grande la delusione di Paolo Piffer appoggiato in aula anche da un gruppo di militanti della lista civica, con una mobilitazione annunciata qualche giorno prima attraverso la rete. La sua mozione è stata bocciata per la seconda volta. “Non ce l’abbiamo fatta – ha scritto sul suo profilo facebook a pochi minuti dalla conclusione del consiglio comunale, postando anche l’esito della votazione – Scusate, io ci ho messo tutto quello che avevo”.
Barbara Apicella