MONZA – Sono intervenuti per un controllo in piazza Castello nei confronti di un uomo originario del Gambia, ma si sono presto accorti che bisognava fare i conti con tutti i suoi amici. I poliziotti, nel giro di pochi istanti, infatti, sono stati circondati e minacciati da una ventina di extracomunitari minacciosi. Per risolvere la situazione ed evitare il peggio è stato necessario chiamare i rinforzi: di fronte all’arrivo di altre pattuglie, compreso il supporto della Polizia locale, gli stranieri sono tutti spariti in un baleno.
E’ il segno del degrado della città e di un’area, quella della stazione, finita ancora una volta sotto ai riflettori. Di giorno, almeno davanti all’ingresso principale, c’è il presidio fisso della Polizia locale voluto dall’amministrazione comunale. Dietro, dove i pendolari salgono sugli autobus, non c’è controllo. L’altra sera, addirittura, questa assurda situazione di chi vuole imporre le sue regole permettendosi di minacciare i poliziotti in divisa.
Gli agenti erano “colpevoli”, a detta degli extracomunitari, di aver chiesto i documenti a un uomo originario del Gambia, che si rifiutava di consegnarli. Hanno avuto meno difficoltà a scoprire che custodiva in tasca dosi minime di hashish e marijuana. Poi i poliziotti sono stati spintonati dallo straniero e, in pochi istanti, sono comparsi tutti i suoi “protettori”.
Scappati tutti, lasciando a terra un coltello, quando sono sopraggiunte in pochi istanti altre Volanti del Commissariato cittadino di polizia e una pattuglia della Polizia locale. Ancora tutti in giro, compreso il cittadino del Gambia già processato e condannato, ma di nuovo a piede libero.