Strage di Las Vegas, Silvia Cecchetti si salva perchè è rimasta a casa a dormire

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MONZA – Strage di Las Vegas: la monzese Silvia Cecchetti si è salvata perché quella sera era stanca ed è rimasta a casa a riposare. Ha subito rassicurato i parenti e i tantissimi amici che vivono a Monza e in Brianza che, saputa la notizia dai tg, l’hanno bombardata di messaggi e di telefonate. Poi lei, cantante e musicista, ha informato e rassicurato tutti tramite il suo profilo facebook.

Sto bene – ci ha confermato – Vivo a circa un chilometro dal luogo dell’attentato e fortunatamente quella sera sono rimasta a casa perché ero stanca”. Un volto noto e amato a Monza: cantante, artista, insegnante e soprattutto grande appassionata di musica con diverse produzioni alle spalle e quella devozione verso le note che trasmette alle giovani generazioni. Sempre con un occhio (e il cuore) attento al mondo del sociale tanto che l’anno scorso aveva realizzato un cd con le canzoni dei suoi allievi per raccogliere fondi da destinare ad associazioni di volontariato.

In questi mesi Silvia vive a Las Vegas e dalla città del divertimento e dei casinò ci ha inviato questa notte un reportage fotografico e raccontato l’aria che si respira a poche ore dalla strage al Festival Country dove sono morte 59 persone: un assordante silenzio che stride con quel chiasso, colori e rumori che da sempre contraddistinguono la città.

“Al momento dell’attentato ero già a letto – ci riferisce – Vivo a un chilometro dal Festival Country e ho sentito qualche ambulanza e sirena”. Ma all’inizio non ci ha dato importanza: in una città come Las Vegas è all’ordine del giorno.

Poi la mattina la sveglia è arrivata direttamente dall’altra parte dell’Oceano. “Gli amici dall’Italia erano preoccupati – ha spiegato – Volevano avere mie notizie e solo allora ho scoperto quello che era successo. Mi sono catapultata in strada, per fare una passeggiata. Ho visto le vie che percorro tutti i giorni, anche quella dove il pomeriggio precedente ero stata con l’intenzione di ritornarci la sera. Lì stavano preparando il grande evento del Festival: stavano allestendo le bancarelle e le griglie andavano a tutto spiano”.

Certamente sarebbe stata una serata diversa, respirando il clima della festa nel cuore di Las Vegas. Ma Silvia, fortunatamente, quella sera era stanca e ha preferito rimanere a casa.

Una descrizione da far rabbrividire quella che ci ha inviato la monzese: strade completamente vuote, deserte e poi quel grattacielo dal quale ha sparato il killer. “Las Vegas cerca di tornare alla normalità – aggiunge – Un tassista mi ha riferito che ieri sera qualche albergo ha ospitato alcune persone, ma stamattina ha presentato il conto”.

Per fortuna Silvia quella sera era a casa: più che mai provvidenziale quella stanchezza che l’ha fatta desistere dalla serata a stelle e strisce.

Barbara Apicella

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