LECCO – Per due volte, nella notte del 31 gennaio, ha tentato la spaccata ai danni di due locali pubblici. Vetri mandati in frantumi, ma scappato a mani vuote. Alle fine, ferito, è stato rintracciato dalla Polizia di Stato che lo ha arrestato e portato in Tribunale perché potesse essere processato con rito direttissimo.
Una notte un po’ fantozziana per un italiano di 45 anni, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio. Verso le 4 del mattino il primo tentativo di furto al ristorante “Solferino” nell’omonima via. Il vetro mandato in frantumi ha risvegliato un residente, che si è affacciato alla finestra: ha visto il malvivente con il volto coperto che stava dando un’occhiata all’interno del locale. “Vattene via!”, gli ha urlato mentre prendeva in mano il cellulare per chiamare le forze dell’ordine. All’arrivo della Volante l’uomo aveva già fatto perdere le sue tracce.
Verso le 4.20, però, i poliziotti sono stati chiamati in viale Turati. Era arrivata la segnalazione di un tentativo di furto al bar “Mojito” da parte di una persona travisata. Anche in questo caso la richiesta di intervento alla Polizia era arrivata da un testimone alla finestra che aveva notato un uomo che stava spaccando la vetrata.
Arrivati sul posto gli agenti della Volante hanno notato subito un uomo, che alla loro vista, è fuggito precipitosamente. Dopo un breve inseguimento, l’uomo è stato fermato all’incrocio con via Belvedere. Aveva vistose ferite alle mani, sanguinavano. Una volta scoperto ha ammesso di essere lui l’autore dei due tentativi di furto.
Arrestato per il reato di tentato furto aggravato continuato in flagranza, mercoledì mattina è stato processato per direttissima. Nei suoi confronti è stata applicata la misura degli arresti domiciliari in attesa della prossima udienza.