MONZA – Forza Italia scrive al prefetto e chiede spiegazioni sul perché, a Monza, continuano ad essere tollerati i gesti di vandalismo dei centri sociali, permettendo quindi cortei scortati da centinaia di forze dell’ordine in divisa e in borghese.
Gli azzurri sono stanchi di vedere la loro città messa a ferro e fuoco dagli antagonisti e chiedono spiegazioni e provvedimenti direttamente al prefetto Giovanna Vilasi, che ha appunto la delega all’ordine pubblico.
Una lettera dai toni pacati, ma chiara e precisa quella firmata dall’avvocato Francesco Cirillo, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale che anche a nome degli altri azzurri chiede urgentemente delucidazioni sul perché, a Monza, continuano da mesi a svolgersi indisturbati cortei dei centri sociali che sfregiano il cuore della città.
L’ultimo, quello di sabato pomeriggio, ampiamente pubblicizzato dal Centro sociale Foa Boccaccio e dagli antagonisti di Tarantula sui social e tappezzando il centro di volantini non autorizzati. Un corteo apertamente contro l’amministrazione comunale – e in particolare il sindaco Dario Allevi, e gli assessori Federico Arena e Andrea Arbizzoni – e la polizia locale facendosi beffa dell’Operazione Scorpione messa a segno in questi mesi dagli agenti contro spaccio e microcriminalità.
“La manifestazione organizzata contro l’attuale giunta ha profondamente ferito tutta la nostra città e tutti i suoi i suoi cittadini – si legge nella lettera inviata da Forza Italia al prefetto – I muri delle abitazioni incontrate dal corteo sono stati tappezzati con manifesti dal contenuto inqualificabile, con scritte offensive, volgari e con apologie di reato”.
Muri che, naturalmente, verranno ripuliti a spese degli inquilini delle palazzine “ree” di trovarsi lungo il corteo degli antagonisti. Una situazione che sta diventando intollerabile e insostenibile con il susseguirsi indisturbato nel corso dei mesi delle azioni del Foa Boccaccio e degli antagonisti di Tarantula candidamente annunciati sui social: dalle recenti aggressioni al banchetto di Casa Pound durante il mercato del sabato, all’occupazione dell’ex distributore di via Buonarroti e all’area delle Ferrovie dello Stato alla fermata di Monza Sobborghi, alla jam writing di settembre imbrattando numerosi muri del centro, all’organizzazione di proiezioni cinematografiche nei parchetti del Nei.
E gli azzurri spiegano al prefetto l’indignazione e l’amarezza dei monzesi: “I cittadini monzesi non sono più disponibili a tollerare questo lassismo – si legge ancora nella lettera – La nostra città non può essere lasciata in balia di uno sparuto gruppo di delinquentelli, che impunemente la flagella a suon di scritte denigratorie e imbrattamenti vari. Il rispetto della legalità non può e non deve mai venir meno. È giusto e legittimo interrogarsi sul perché debbano essere tollerate sacche di delinquenza e di impunità di questo genere”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Fratelli d’Italia che attraverso il presidente di Circolo territoriale Andrea Mangano, ha inviato un comunicato stampa in merito agli episodi avvenuti sabato pomeriggio. “Sono stati presi di mira il sindaco Dario Allevi e gli assessori Federico Arena e Andrea Arbizzoni, contro i quali sono state distribuite locandine che inneggiavano al daspo cittadino, cori denigratori ed offensivi oltre che frasi intimidatorie – si legge nella nota stampa. È stata altresì vandalizzata la sede della Lega Nord ed in generale è stato fomentato un clima di odio che, ci auspichiamo, non diventi ispirazione per comportamenti ancora più pericolosi ed estremi. Noi diciamo fortemente no all’odio politico di questi elementi e chiederemo agli organi competenti di avviare un indagine per perseguire legalmente chi è stato autore o promotore di un azione di chiara natura estremista.Chiediamo altresì a tutte le forze politiche presenti sul territorio di condannare fermamente questo genere di atti, volti ad innescare e fomentare un clima di terrore ed intolleranza in città”.
E intanto lunedì in consiglio comunale l’assessore Arena ha ribadito che l’impegno contro i centri sociali. “Faremo tutto quello che è di nostra competenza – ha affermato – per il ripristino della legalità con tempi e modi dovuti”
Il prefetto come intende intervenire su questa situazione ormai risaputa e incancrenita sotto l’amministrazione Scanagatti? Gli animi sono esasperati da questo buonismo che porta solo all’immobilismo dando così carta bianca a questi delinquenti vergogna dell’Italia.
Paolo