Tragedia di Linate: un tragico sbagliato e colpevole mattino. 8 ottobre 2001

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Tragedia di Linate
Tragedia di Linate

Tragedia di Linate. C’era la nebbia, quella mattina, a Milano.

Ma in fondo all’aereoporto era un giorno d’inizio autunno normale, come tanti altri.

Ma dentro i minuti del prima mattino i destini di tanti si incrociarono a errori, distrazioni e fatalità, e ne scaturì una delle tragedie aeree più pesanti della storia.

Ore 8. Un volo della compagnia svedese SAS, per Copenaghen, è pronto al decollo. Deve rullare sulla pista 36R. A bordo ci sono 104 passeggeri e 6 membri d’equipaggio.

Negli stessi istanti anche un Cessna privato a due posti, dall’altra parte della pista, è pronto ad alzarsi. Ad esso viene assegnata la pista Romeo 5. Qu avviene l’errore che provocò la tragedia. Il pilota imbocca la Romeo 6, traccia che attraversa le piste, incrociandole.

Data la nebbia, il pilota del piccolo aereo non può accorgersi che sta sbagliando, non vede nulla attorno.  A questo punto dovrebbero intervenire i sensori adibiti a segnalare gli errori di direzione e l’invasione delle piste, ma  questa non è solo fatalità, sono disattivati, dato che continuavano a dare allarmi falsi.

Il resto è questione di istanti. Quelli sbagliati. Alle ore 8, 10 minuti, e 21 secondi, il piccolo aereo impatta contro l’altro. Lo scontro è devastante. L’aereo di linea non riesce a decollare e va a distruggere un deposito bagagli.

In pochi secondi muoiono i quattro che viaggiavano sul piccolo aereo,  tutti i passeggeri del volo di linea, i sei di equipaggio e quattro addetti al deposito bagagli, distrutto dalle fiamme. 118 persone, tutte vite tagliate da una tragica colpevole fatalità.

58 erano italiani. Come sempre, un intrecciarsi di storie varie. Lavoro, piacere, un viaggio di nozze. Casualità o destino, casualità e destino. Buona parte lombardi. Brianzoli come  Leonardo Alcamo di Nova, Simone Agosti di Arcore, Orazio Piemonti Caratese e Mauro Vergani di Seregno. E poi c’era Luca Fossati, erede Star, che il Cessna lo stava provando per un eventuale acquisto.

Dietro ogni incidente. Piccolo o grande. Famoso o di gente silenziosa, giocano secondi sbagliati.

Di fatto, la tragedia di Linate è l’elenco di tante interruzioni che si potevano evitare con il giusto e funzionante intervento dell’efficienza e della tecnologia.

Ma in fondo anche gli errori, la trascuratezza, la superficialità degli uomini, delle nazioni, fanno parte del destino.

 

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