COLOGNO AL SERIO – Ha aperto la porta di casa e si è trovato di fronte i Carabinieri, che hanno notificato e dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bergamo: un pakistano di 38 anni, regolarmente in Italia e residente in città, è finito in carcere con l’accusa di violenza sessuale.
Al termine delle indagini, infatti, la Procura della Repubblica ha concluso che l’extracomunitario avrebbe abusato di un trentenne italiano approfittando dei suoi problemi psichici, dopo averlo fatto entrare in casa con una banale scusa.
La vittima, dopo la violenza, è riuscita a scappare. Ha incontrato in strada un amico di famiglia e ha subito raccontato quanto gli era accaduto. L’amico, nel dubbio, lo ha immediatamente accompagnato in caserma dai Carabinieri a Urgnano per sporgere denuncia e comunque fare luce sull’accaduto.
Trasportato successivamente in Ospedale a Treviglio, i primi accertamenti compiuti dai sanitari hanno permesso di confermare l’avvenuta violenza sessuale. Gli investigatori dell’Arma, nel giro di poche ore, dopo aver raccolto il racconto della vittima, sentita anche mediate il supporto di uno psicoterapeuta, date le sue condizioni di vulnerabilità, sono riusciti a risalire al pakistano, eseguendo in particolare una perquisizione a casa sua e rinvenendo così indumenti ritenuti “di interesse” dagli inquirenti, sottoposti a sequestro, in previsione di successivi approfondimenti biologici.
La vittima della violenza sessuale, invece, è stata ricoverata in Ospedale, dove gli è stata riconosciuta una prognosi superiore ai 20 giorni, in ragione del grave trauma riportato.
Il Pm Laura Cocucci sulla scorta delle risultanze investigative raccolte, ha quindi richiesto al Gip Ciro Iacomino l’emissione di una misura cautelare, che ha fatto spalancare le porte del carcere per accogliere il pakistano.
I Carabinieri hanno eseguito l’ordinanza nella giornata di martedì. L’extracomunitario nei prossimi giorni sarà sottoposto ad interrogatorio di garanzia. All’atto della relativa cattura, i militari hanno anche trovato e sequestrato materiale informatico che sarà a sua volta oggetto di approfondimento tecnico-forense.
Già nel 2008, il pakistano era stato denunciato a piede libero per tentata violenza sessuale in danno di un minorenne, per un episodio accaduto in provincia.
