COMO – Ha aperto la valigetta piena di soldi, convinto di aver concluso un buon affare e di poter tornare a casa soddisfatto, per estrarre le banconote necessarie per pagare l’albergo. Solo in quel momento, con imbarazzo, di fronte al personale dell’hotel si è accorto di avere in mano carta straccia e di essere la vittima di una truffa. Il pensionato svizzero si è visto soffiare la bellezza di 200 mila franchi.
L’anziano, persona facoltosa che vive nella zona di Lucerna, era arrivato sul lungolago in Ferrari insieme al figlio per concludere un affare: la vendita della sua villa. Era stato contattato da tre acquirenti che, dopo aver condotto via mail la trattativa, hanno fissato giorno e luogo dell’appuntamento.
Al pensionato hanno chiesto di presentarsi con 200 mila franchi per poter pagare gli interventi più urgenti di ristrutturazione della casa, concordando il pagamento in euro – non potendo cambiare i soldi in tempi brevi – aggiungendo una percentuale in più per la sua gentilezza.
Giunto il momento dell’affare, gli acquirenti hanno mostrato all’anziano la valigetta. Piena di euro che lui, giustamente, ha voluto contare per evitare brutte sorprese. Corrispondevano a quanto stabilito. A quel punto, però, l’anziano è stato un po’ meno guardingo. La valigetta, appoggiata di nuovo a terra, è stata scambiata con un’altra piena di euro falsi grazie alla presenza di una persona nascosta nel mobile.
Dopo le strette di mano gli acquirenti e lo svizzero si sono salutati. I primi hanno fatto perdere le loro tracce. Il secondo, dopo aver trascorso la notte in albergo, al mattino si è recato a pagare aprendo la valigetta. Solo in quel momento si è accorto della sostituzione e di avere in mano carta straccia.