CESANO MADERNO – La conclusione del 30° anno accademico dell’Unitre Cesano viene salutata con una serie di eventi che, dal 16 al 25 maggio, illustrano l’impegno dei corsisti e l’attività svolta ma, soprattutto, danno la misura della vitalità di un sodalizio che ha nel radicamento sul nostro territorio uno dei suoi cardini: lo confermano i corsisti provenienti da fuori Comune che, da anni, hanno ‘eletto’ in Cesano il loro punto di riferimento a livello culturale.
“I numeri dell’Unitre” diffusi dalla segreteria parlano infatti di 1.104 iscritti, in linea con quelli del precedente anno accademico (70% femmine e 30% di maschi), che provengono da Cesano per il 37%, da Seveso per il 16%, da Bovisio per il 12%, da Desio per il 6%, da Lentate per il 5%, e da Barlassina per il 4% (oltre a percentuali residuali).
Per quanto riguarda le fasce di età, la più numerosa è quella dei 61-65 anni che rappresenta il 27%; seguono la fascia 66-70 col 25%, la 56-60 col 13%, la 71-75 col 10%, la 51-55 col 7%, la 75-80 col 6%.
Rispetto agli anni precedenti, è aumentato il numero dei corsisti iscritti per la prima volta: sono oltre 250, a fronte di una media precedente di 230. I docenti, infine, sono 105 (erano 99 l’anno scorso), di cui 10 di nuovi, che hanno consentito di organizzare 166 corsi (erano 159 lo scorso anno).
“Sono numeri che ci rendono orgogliosi – ha commentato l’assessore all’Istruzione, Pietro Nicolaci -, un orgoglio il cui merito va ripartito con lo staff della segreteria e dei docenti dell’Unitre che, in questi trent’anni, hanno sempre lavorato con serietà, professionalità e competenza per fare dell’Università delle Tre Età di Cesano una delle punte di diamante a livello nazionale.
Gli eventi allestiti per la conclusione dell’anno accademico non sono che la conferma di questo impegno, ennesimo punto di forza della nostra Cesano: una città sempre capace di mettere in campo le proprie migliori energie, sia a livello associativo che amministrativo, per trovare le strutture adeguate e le soluzioni ottimali che consentano la messa a frutto delle capacità di persone e sodalizi quali l’Unitre, per la crescita della nostra comunità”.