Va in stazione per prendere… il rame: un uomo arrestato

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GALLARATE – In stazione ma con cattive intenzioni. Lo scopo non era quello di prendere il treno, bensì quello di mettere a segno un furto: una persona, domenica notte, è stata arrestata da una Volante del Commissariato cittadino di Polizia. Gli agenti, impegnati nel consueto servizio di controllo del territorio, sono intervenuti a seguito di una segnalazione da parte di un cittadino che aveva notato alcuni uomini sui binari. I poliziotti si sono subito accorti della presenza di un gruppo di persone impegnate a staccare i cavi in rame della linea ferroviaria.

In particolare gli agenti hanno notato più persone, una delle quali di grossa corporatura che con un attrezzo era intenta a staccare i cavi della linea elettrica, mentre le altre provvedevano a trascinare i vari pezzi staccati lungo la massicciata.

Gli agenti hanno scavalcato le recinzioni a protezione del sedime ferroviario raggiungendo il gruppo di malfattori, riuscendo a bloccarne uno, quello che si stava occupando del distacco dei cavi dalla loro sede, mentre gli altri sono riusciti a fuggire lungo i binari approfittando anche della notte.

Sul posto gli uomini del Commissariato hanno rinvenuto un tronchese una barra in metallo con terminale a “piede di porco” ed una mazza, tutti arnesi utilizzati per sfondare il cemento di copertura e per sottrarre i cavi. Seguendo poi la via di fuga degli altri malfattori, gli agenti hanno raggiunto un cancello che si apre su via Pacinotti, al quale era stata tranciata la catena in metallo con il probabile fine di potervi accedere con un mezzo di trasporto adeguato.

A poca distanza i poliziotti hanno recuperato il rame già sottratto e abbandonato dai complici durante la fuga consistente in 34 cavi della lunghezza di 50 metri l’uno per un peso di circa 850 chilogrammi che sarebbe stato rivenduto al mercato nero. Il rame è stato contestualmente restituito a Rfi, legittima proprietaria del materiale.

L’uomo, un rumeno di quarant’anni, è stato arrestato in flagranza di reato e messo a disposizione della Procura della Repubblica di Busto Arsizio che coordina le indagini.

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