LECCO – Stavano raggiungendo la cima della Grignetta, sono stati travolti e uccisi da una valanga. Il mondo della montagna e due comunità piangono la tragica scomparsa di Ezio Artusi, 41 anni di Introbio, e di Giovanni Giarletta, lecchese di 37 anni.
Tutt’altro che sprovveduti. Si tratta di due tecnici del Soccorso alpino, con alle spalle decine e decine di interventi nelle condizioni più proibitive oltre che, naturalmente, scalate anche impegnative. L’ultima in ordine temporale per Giarletta, vicecomandante del Soccorso alpino di Lecco, è stata sul Cerro Torre in Patagonia pochi giorni fa.
I due alpinisti, purtroppo, si trovavano nel canalone del Sasso Incastrato, versante est della Grigna Meridionale, quando sono stati travolti da una slavina che li ha trascinati per oltre 200 metri senza lasciare loro alcuna possibilità di scampo. La causa dell’incidente, con ogni probabilità, è stata l’innalzamento della temperatura.
A dare l’allarme è stato Manuele Panzeri, che li precedeva già in cima e che, dopo un brutto presentimento, ha provato inutilmente a chiamarli sul cellulare. A quel punto ha richiesto l’intervento dell’elicottero. Purtroppo non si è potuto fare altro che recuperare i due corpi senza vita.
Poche ore più tardi Maurizio Dellantonio, presidente nazionale del Cnsas, ha voluto dedicare un suo pensiero alle due vittime: “L’intero Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico si stringe con forza alle famiglie e agli amici dei nostri due uomini che hanno perso la vita oggi sulla Grignetta, in provincia di Lecco. Una placca insidiosa di neve ha travolto e ucciso Ezio Artusi, 46 anni di Introbio e Giovanni Giarletta, 37 anni di Lecco, mentre erano impegnati in un’escursione personale. Erano da anni in forza al Soccorso Alpino lombardo, con alle spalle numerosissimi interventi di soccorso. L’intero Corpo piange questi due nostri amici”.