MONZA – Via Asiago, notti insonni per gli inquilini. Il debito condominiale per le utenze non pagate negli appartamenti occupati dai migranti continua a non far dormire i residenti. Se non si troverà una soluzione saranno loro a dover saldare l’ammanco.
E intanto venerdì scorso è stata rimandata l’udienza del processo. Gli inquilini, infatti, hanno portato la vicenda sui banchi del Tribunale di Monza. Una vicenda delicata e complessa e anche l’amministratore è molto cauto. “In questo momento preferisco non commentare – precisa – Dobbiamo attendere ulteriori sviluppi. Il nostro legale sta facendo un egregio lavoro, stiamo analizzando tutti i conti. L’udienza è stata rimandata, non è ancora stata fissata una nuova data. Mi auguro che non venga rinviata dopo l’estate e che soprattutto la vicenda si risolva in fretta”.
Per i residenti di via Asiago pare davvero non ci sia pace. Nel novembre del 2015 l’arrivo nel condominio di oltre un centinaio di migranti. Un arrivo non comunicato ai residenti che dall’oggi al domani si sono trovati nuovi dirimpettai con i quali, fin da subito, è emersa una difficile convivenza. Chiamate quotidiane alle forze dell’ordine, litigi, battibecchi e anche minacce nei confronti di alcuni inquilini. La vicenda è diventata un caso nazionale, e anche cavallo di battaglia per la campagna elettorale del sindaco Dario Allevi che aveva promesso lo sgombero in poche settimane. Ma la soluzione del problema è arrivata soltanto un mese fa, con il trasferimento di tutti gli ospiti.
Lasciando però in eredità un debito di diverse decine di migliaia di euro che gravano pesantemente sul bilancio del condominio.
La parola fine, per adesso, pare ancora lontana.
B. Api
E’ una brutta faccenda che si sapeva come sarebbe andata a finire. La Pubblica Amministrazione accasa gli immigrati per poi lavrsi le mani sia per il comportamento sia per le spese. I ciitadini sono sempre quelli che pagano. Pagano per che cosa?
Paolo