MONZA – “Noi ai miracoli non vogliamo soltanto crederci, ma anche vederli realizzati. Ci auguriamo con tutto il cuore che davvero il dramma di via Asiago sia arrivato al capolinea ed entro queste festività tutti i profughi vengano trasferiti altrove”.
Così commentano gli inquilini della palazzina di San Rocco a pochi giorni dall’annuncio del sindaco Dario Allevi di essere ormai quasi arrivato alla soluzione di questa annosa vicenda che dal novembre 2015 vede i residenti del condominio di via Asiago vivere accanto a numerosi richiedenti asilo con i quali la convivenza, anche negli ultimi sei mesi, è sempre complicata.
“Ho cambiato strategia, lavorando maggiormente sott’acqua – ci ha confermato nei giorni scorsi il primo cittadino – Speriamo davvero arrivi presto la bella notizia”. Non si è sbilanciato né spiegando la nuova tattica d’azione né fornendo una precisa data di trasferimento dei profughi. “Potrebbe essere prima di Natale, subito dopo oppure entro l’inizio dell’anno se tutto procederà come deve”, si è limitato ad aggiungere.
I residenti accolgono senza troppi entusiasmi la notizia. Scaramanticamente preferiscono applaudire solo quando la vicenda si sarà conclusa, dopo la facile euforia della campagna elettorale che aveva visto l’allora candidato sindaco Dario Allevi promettere un rapido sgombero dei richiedenti asilo nel giro di poche settimane.
“Ci auguriamo che il sindaco possa davvero mantenere la promossa – aggiungono – Noi comunque lo ringraziamo perché in questi mesi ci ha sempre ascoltato e rispetto alla precedente amministrazione non ha mai minimizzato il problema o voltato le spalle”.
Ma nel frattempo sotto l’albero di Natale gli inquilini hanno trovato un pacco tutt’altro che gradito: un buco di 40mila euro di spese condominiali non pagate che riguardano gli appartamenti dove sono ospitati i profughi. La vicenda è già finita in tribunale con un’immediata segnalazione anche al prefetto Giovanna Vilasi costantemente aggiornata sulle problematiche di convivenza all’interno del condominio.
“Ci auguriamo anche in questo caso in una soluzione positiva della vicenda – aggiungono – Sarebbe davvero una grande beffa dopo ventiquattro mesi di difficile convivenza con i migranti, doverci anche accollare le loro spese condominiali”.
I residenti di via Asiago non riescono a capire come sia possibile che la loro vicenda non abbia ancora trovato una soluzione e soprattutto non si capacitano dell’atteggiamento del prefetto. “Il contratto d’affitto con i migranti è scaduto il 30 giugno 2017 – aggiungono – E il prefetto è al corrente della situazione. Vista la situazione non proprio regolare non era compito del prefetto controllare? Abbiamo un ammanco di 40mila euro di spese, i problemi di convivenza non sono cambiati malgrado il numero dei richiedenti sia stato dimezzato, abbiamo problemi anche con gli operatori e con i nuovi vigilanti come per esempio l’occupazione dei posti auto da noi acquistati”.
Nel frattempo anche in via Asiago si sono accese le luci del Natale.
Barbara Apicella