Via Asiago, i residenti: ‘Allevi, se ci sei batti un colpo’

0

MONZA – “Sindaco Allevi, se ci sei batti un colpo e non deluderci: noi ti abbiamo dato fiducia ma tu adesso devi intervenire e realizzare quanto hai promesso in campagna elettorale. Trasferisci in toto i migranti dalla via Asiago”. Sono esasperati gli inquilini della palazzina di San Rocco che da due anni convivono con una cinquantina di profughi (all’inizio erano oltre un centinaio): le difficoltà e il non rispetto del regolamento da parte degli ospiti sono all’ordine del giorno e i condomini non ce la fanno più.

Quando nei giorni scorsi hanno appreso la notizia dell’allontanamento dei profughi dal Comune di Lazzate si sono sentiti demotivati e presi in giro. “Quando sarà il nostro turno? – domandano – Noi vogliamo sapere che cosa stanno facendo il sindaco e la sua giunta per la vicenda di via Asiago. Noi siamo disposti a organizzare una manifestazione per chiedere al prefetto di allontanare i migranti dalla nostra palazzina. Via Asiago ha già dato abbastanza e se la giunta si vorrà unire noi la appoggeremo”.

Ma questo assordante silenzio sulla vicenda da parte delle istituzioni fa temere che, a distanza di quasi quattro mesi dall’insediamento della nuova giunta, nulla sia cambiato.

L’ultima volta che abbiamo visto il sindaco Allevi è stato il giorno del Gran Premio quando ci ha invitati ad assistere alla gara – precisano – Naturalmente quello non era il luogo adatto per parlare. Più volte abbiamo sollecitato incontri e chiesto aggiornamenti. Ci aveva promesso un confronto dopo l’incontro dell’assessore Arena con il prefetto (avvenuto due settimane fa, ndr) ma ad oggi non abbiamo ancora ricevuto risposta”.

Gli inquilini attraverso il nostro giornale rivolgono al sindaco solo una domanda: “Cosa sta facendo o che cosa intende fare per risolvere la questione di via Asiago?”. Una domanda più che lecita visto che durante la campagna elettorale più volte il primo cittadino ha parlato di questa vicenda, promettendo agli inquilini che nel giro di poco tempo i profughi sarebbero stati allontanati. “Noi gli abbiamo dato fiducia, speriamo che non la deluda – concludono – Noi non ce la facciamo più. Non è cambiato nulla. È un continuo via vai di persone, mancano vigilanza e controllo, rumori anche alle sette del mattino della domenica, impossibilità a comunicare perché i migranti non conoscono una parola di italiano”.

Anche noi abbiamo rivolto ad Allevi le stesse domande attraverso l’ufficio comunicazione del Comune. A oggi non abbiamo ancora ricevuto risposta.

Barbara Apicella

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci un commento
Inserisci il tuo nome

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.