Via Crucis coi bambini vestiti da migranti, la Lega Nord insorge

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ARCORE – Momento di riflessione, ma anche di unione, in città la festività della Pasqua divide: la Lega Nord contro l’iniziativa del parroco e di una Via Crucis “a tema” ben poco gradita.

Così com’era avvenuto a Natale, quando il presepe era stato ambientato su un barcone, anche la festività di Pasqua per la parrocchia di Sant’Eustorgio è stata l’occasione per riproporre il tema dei migranti e quello dell’accoglienza. Con bambini che, per la via crucis, hanno vestito i panni degli immigrati con l’aggiunta di cartelli sul petto quali “Scappo perché non ho scelta” e altri di questo tenore.

Immediata la reazione della Lega Nord. Prima tra tutte quella dell’ex sindaco Enrico Perego che ha accusato il parroco politicizzare un momento religioso. Critica amplificata a livello nazionale dall’onorevole Paolo Grimoldi, che si è subito schierato con l’ex primo cittadino: “In chiesa non si deve fare politica. Chi veste l’abito non dovrebbe fare politica. È inaccettabile che a Arcore si faccia una via crucis con gli immigrati, stravolgendo uno dei momenti più significativi della nostra tradizione religiosa. Tra l’altro un episodio non inedito nelle diocesi brianzole, pensando a quanto accaduto a gennaio nella chiesa Regina Pacis di Monza dove per la preghiera della pace era stata messa la bandiera arcobaleno sull’altare e le foto di migranti al posto delle tradizionali immagini della Via Crucis, causando la reazione giusta e comprensibile di alcuni parrocchiani che avevano deciso di andarsene boicottando la funzione”.

1 commento

  1. Questi preti sembra che non sappiano cosa sia la tradizione. Sono “innovativi” cancellando il significato della tradizione. Pensino alle vittime degli attentati, forse rinsaviranno.
    Paolo

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