DESIO – Il gioiello artistico di Desio – la settecentesca Villa Cusani Traversi Tittoni – e il parco civico della città – un giardino storico all’inglese vasto sette ettari – affidati in gestione a uno sponsor unico per un anno. Che non verserà nelle casse del Comune un euro, ma pagherà un “compenso” sotto forma di concerti, pièce teatrali, eventi sportivi e di intrattenimento per un valore di poco più di 289mila euro.
Fa discutere la «proposta di sponsorizzazione» presentata dal Consorzio Comunità Brianza: la rete di 24 imprese sociali che grazie a un cofinanziamento di Fondazione Cariplo ha dato vita al Parco delle Culture: un innovativo contenitore che dal 2013 ha arricchito il panorama culturale di Villa Tittoni.
Secondo l’assessore alla Cultura, Cristina Redi, la sponsorizzazione è “la soluzione ideale per valorizzare un monumento che è negli ultimi anni è diventato il salotto culturale della città, apprezzato da migliaia di appassionati in Lombardia”. La Lega Nord invece ha accusato la Giunta di aver “svenduto beni che appartengono a tutti i cittadini a un operatore privato che se ne servirà per realizzare iniziative a scopi personali e a fini di lucro”.
Una polemica rovente, con scambi di dichiarazioni al vetriolo insolite in un momento in cui l’attività politica è in vacanza: “Non accettiamo – protesta il capogruppo del Carroccio, Andrea Villa – che gli incassi finiscano sul conto corrente di uno sponsor privato, mentre le spese – perfino la corrente elettrica e lo smaltimento dei rifiuti saranno a carico del contribuente“. La Lega punta il dito anche sulla “scarsa trasparenza” dell’operazione: “Il nome dello sponsor non è nemmeno citato – rincara la dose Villa – . E oltretutto la richiesta di sponsorizzazione è spuntata nell’albo pretorio il 10 agosto con scadenza il 10 settembre. Quando tutti sono al mare. Un espediente – è il pensiero dei lumbard – per impedire ad altri operatori di fornire proposte alternative”.
Non ci sta l’assessore Redi che è pronta alla replica: “I risultati parlano da soli: Villa Tittoni è una fucina culturale con un carnet di qualità”. Si mostra sorpreso dal clamore Roberto d’Alessio, presidente di Consorzio Comunità Brianza: “La sponsorizzazione tecnica è un innovativo modello di gestione per i beni pubblici suggerito dal decreto legislativo 50/2016 del Codice degli Appalti. Nel 2013 il Parco delle Culture ha preso il via grazie a un contributo di 800 mila euro assicurato da Fondazione Cariplo. Ora la sfida è proseguire il modello di gestione di Villa Tittoni senza più contare sull’aiuto di fondi pubblici”.
Ma la spiegazione non ha convinto la Lega, che insieme alle altre forze d’opposizione farà dell’ “Affaire Villa Tittoni” un cavallo di battaglia del prossimo autunno: “Porteremo tutti i documenti alla Corte dei Conti: riteniamo che sindaco e assessore abbiano favorito operatori della propria parte politica, dimenticando che le regole devono essere uguali per tutti”.
Marco Mologni











