VAREDO – La presenza di un poeta in uno spazio tradizionalmente dedicato al food and beverage e che, invece, sempre di più vuole portare la cultura sul territorio. E’ stato Rodolfo Vettorello (presidente del Cenacolo Letterario Internazionale Altrevoci e presidente di giuria di molti premi letterari) il principale protagonista dell’incontro “Arte, vino e poesia” che si è svolto lunedì nella sede di Ristopiù Lombardia.
L’azienda, dopo l’appuntamento del 19 settembre, ha infatti dato continuità alla sua proposta culturale con un nuovo evento nella sede di via Monte Tre Croci. I due momenti sono stati dedicati alla poesia e al vino, associati rispettivamente prima alla donna e poi all’arte. Il pubblico, intervenuto numeroso, ha premiato questa iniziativa
È stato lo stesso Vettorello a raccontare la dimensione onirica del vino, che è stata esplorata sin dai tempi antichi e che ancora oggi ingaggia gli autori contemporanei. Ovviamente, al di là dell’aspetto letterario, il concetto di misura nel bere è alla base di qualsiasi considerazione si voglia proporre. “Esaltiamo il vino – precisa l’autore – come bevanda degli dei per accendere la fantasia ed esaltare la creatività, ma sempre nei limiti di una assunzione responsabile. Tutti noi che ci occupiamo di poesia abbiamo spesso il desiderio di esprimere la nostra passione per la vita, esorcizzando tutto ciò che ci fa soffrire col celebrare in modi differenti le cose che ci danno sollievo e ci allietano. Il vino è spesso citato per il suo valore dionisiaco e insieme simbolico”.
Nei prossimi mesi, Ristopiù Lombardia proseguirà l’esplorazione delle arti attraverso nuovi eventi, che si terranno sempre presso la Sala Grande della sua sede principale. Per rimanere aggiornati sul calendario in via di completamento, è possibile consultare il sito Ristopiunews.it e accedere all’area Academy.
