LISSONE – La vita per le donne di Lissone è di un colore: rosa. Il rosa è la tonalità tipica della femminilità, è il nome di un bellissimo e profumatissimo fiore, è il colore con il quale bisogna guardare alla vita anche quando ci si imbatte nel tunnel della malattia. E “Una vita in rosa” è anche il nome della neonata associazione fondata dalla lissonese Ivana Maconi che sabato si è presentata ufficialmente alla cittadinanza con una festa piena di striscioni e addobbi rosa nella Casa Canonica di piazza Giovanni XXIII. Un momento di festa culminato con il taglio della torta, rosa naturalmente, dove svettava il simbolo dell’associazione: un paio di scarpe sensualissime tacco dodici. Scarpe sulle quali è difficile camminare ma che sono tanto amate dalle donne.
L’associazione, presente e attiva da mesi in città, adesso si è presentata ufficialmente lanciando il suo messaggio, i suoi obiettivi ma soprattutto ricordando alle donne di prendersi cura del proprio corpo e di abbracciare la cultura della prevenzione, preziosa arma a disposizione per combattere il cancro.
Ivana e la sua storia sono note, non solo ai lissonesi ma anche ai lettori del nostro giornale. Una donna che, scoperto il tumore al seno, grazie alla diagnosi precoce è riuscita a combatterlo e vuole con l’associazione invitare le altre donne a non arrendersi, a sottoporsi agli screening e se malauguratamente la diagnosi dovesse risultare infausta intraprendere con tenacia e forza la strada della terapia. Un cammino certamente difficile e importante con l’obiettivo di guarire. Perché, come ormai risaputo, oggi la scienza ha fatto importanti passi in avanti e il cancro non è più quel male incurabile come era considerato solo una trentina di anni fa.
“Sono molto felice della vicinanza anche delle istituzioni e del Comune di Lissone – spiega la presidente Ivana Maconi – Un grazie agli sponsor che lo scorso ottobre hanno permesso l’arrivo a Lissone del truck della Lilt (Lega italiana lotta ai tumori, ndr) dove 180 donne hanno potuto in una giornata sottoporsi gratuitamente alla visita senologica. Mi auguro che questa iniziativa possa diventare una tradizione: una postazione mobile che ogni anno nel mese di ottobre permette alle donne di Lissone di farsi visitare”.
Ma la neonata associazione guarda oltre: l’obiettivo non è solo divulgare la cultura della prevenzione ma anche aiutare concretamente le donne che stanno affrontando il tunnel della malattia oncologica.
“Siamo impegnate in diverse attività per la raccolta fondi da destinare all’acquisto delle parrucche o delle bandane per quelle donne malate di tumore che non possono permettersele – aggiunge – Ma anche aiutare economicamente quelle che, magari non rientrando nel range anagrafico dello screening mammografico e dovendo attendere troppo a lungo per una visita con il sistema sanitario nazionale sentendo che c’è qualche problema al loro seno necessitano un consulto rapido”.
Ma non solo: l’associazione metterà a disposizione delle donne anche uno psicologo, un nutrizionista e un oncologo.
“Ho anche un sogno – aggiunge Ivana – In collaborazione con un centro estetico di Lissone restituire alle donne quella forma fisica che la chemioterapia ha in parte compromesso. Io mi sono sottoposta a massaggi di linfodrenaggio ottenendo ottimi risultati, vorrei che lo stesso potesse succedere per le altre donne che come me hanno vissuto questo momento”.
Le idee e l’entusiasmo non mancano. Archiviata la festa di presentazione alla cittadinanza l’associazione adesso pensa ai prossimi appuntamenti: il 21 gennaio al teatro Villoresi di Monza un musical (Mamma Mia) per raccogliere fondi, a marzo una serie di iniziative in collaborazione con il Comune di Lissone e in primavera l’idea di organizzare una grande festa zumba in piazza. Intanto a gennaio l’apertura della sede nei locali di Villa Bagatti con l’intenzione di organizzare incontri e serate sul tema della prevenzione.
Ma l’invito adesso va alle donne. “A chi naturalmente vive la malattia e in noi cerca un aiuto – aggiunge – Ma anche in chi la malattia l’ha superata e vuole con la sua esperienza mettersi a disposizione dell’associazione. Un invito che allargo a tutti: uomini e donne, ragazzi e adulti, anche a coloro che non hanno vissuto la malattia ma che credono profondamente nel nostro progetto”.
Nella certezza che, dal cancro, oggi si può guarire.
Per informazioni sulle iniziative dell’associazione seguire la pagina facebook o inviare un’email a info@unavitainrosa.it
Barbara Apicella