MONZA – “Via Asiago: è esagerato definirlo un ghetto. Chissà… se al posto dei persistenti odori degli aromi usati in cucina dai migranti che hanno dato fastidio agli italiani ci fossero stati quelli delle pentole con polenta, casseula, funghi e ossibuchi, i residenti avrebbero reclamato chiedendo l’intervento dell’Asl?”. Se lo è domandato e lo ha chiesto al sindaco Pietro Zonca, consigliere comunale del Pd e a lungo presidente dell’allora Circoscrizione 3 di San Rocco. Un lungo intervento quello fatto giovedì sera da Zonca in consiglio comunale commentando il programma presentato nella seduta precedente dal sindaco Dario Allevi che proprio a San Rocco, da sempre roccaforte della sinistra, ha riscosso un importante successo elettorale.
“Via Asiago nel tempo ha subìto una situazione pesante – ha spiegato Zonca – Ci sono però stati alcuni miglioramenti (all’inizio i richiedenti asilo erano circa 130 , oggi una cinquanta per lo più famiglie, ndr) ma parlare di ghetto è esagerato”.
Poi un richiamo direttamente alla richiesta di intervento dello scorso agosto agli uffici dell’Ats per le blatte nel locale immondizia e per i forti miasmi che provenivano dalle abitazioni dove vivono i migranti. Una richiesta partita direttamente dai residenti e dall’amministratore del condominio e inviata, oltre che ai vertici sanitari, anche al prefetto, al sindaco, all’assessore alla Sicurezza e alle forze dell’ordine. L’assessore Federico Arena aveva sollecitato un intervento dell’Ats e come ha raccontato settimana scorsa al nostro giornale l’amministratore del condominio, dopo pochi giorni i tecnici dell’Ats hanno effettuato un intervento senza però rilevare la presenza di blatte all’interno delle abitazioni.
“Comunque la situazione non è rosa e fiori anche negli altri condomini ci sono problemi nel rispetto dei regolamenti – ha aggiunto Zonca – C’è un accanimento nei confronti dei migranti”.
Un intervento che non è per nulla piaciuto ai residenti della palazzina di via Asiago. “Se vuole il signor Zonca può venire a vivere nella nostra palazzina – ribattano i residenti di via Asiago – Se riesce a stare qui due anni come lo stiamo facendo noi gli stringiamo la mano e gli facciamo i complimenti visto che lui in via Asiago è passato soltanto in bicicletta e non è mai voluto venire a parlarci di persona. A parole sono tutti bravi. Lo ripetiamo: non è una questione di razzismo, ma noi siamo esasperati e ricordiamo al sindaco Dario Allevi di continuare ad impegnarsi perché tutti i richiedenti asilo che vivono nel nostro condominio vengano in toto trasferiti altrove. Via Asiago ha già pagato abbastanza”.
Barbara Apicella