Essere genitori è da sempre considerato il mestiere più difficile del mondo, specialmente per le neo mamme e i neo papà alle prese con una novità assoluta, come l’avvento del primo figlio. Tra ansie, preoccupazioni e paura di non essere mai all’altezza, i genitori devono essere in grado di far crescere il proprio bambino nel migliore dei modi, non solo dal lato prettamente pedagogico ma anche per quanto riguarda la capacità di divenire via via sempre più autonomi e di saper affrontare le sfide che il futuro riserverà loro, sapendo interfacciarsi con gli altri e adeguandosi ai cambiamenti continui della società odierna.
Per fare in modo che il proprio figlio possa svilupparsi pienamente ed essere pronto per il domani, non esiste però una formula magica o indicazioni perentorie, in quanto ogni situazione fa caso a sé e le azioni da intraprendere non devono essere necessariamente sempre le stesse.
Esistono però dei principi di base che ogni mamma e ogni papà dovrebbe seguire per facilitare da una parte il proprio “compito” e dall’altra per rendere l’ambiente casalingo un luogo ideale nel quale far crescere il bambino.
I consigli per essere buoni genitori
Come accennato in precedenza, il ruolo del genitore comporta un impegno significativo e continuo, e nessun aspetto deve essere tralasciato o sottovalutato, così da poter avere quella soddisfazione tipica che sopraggiunge quando vediamo l’evoluzione cognitiva del nostro bambino che cresce e diviene sempre più maturo e sempre più parte integrante della famiglia.
Il primo consiglio che si può dare riguarda ovviamente la sfera affettiva, mostrando al proprio figlio amore e affetto con dimostrazioni concrete come abbracci, coccole e parole dolci, così da stimolare il suo sviluppo emotivo e il suo benessere.
Allo stesso modo, è altrettanto fondamentale stabilire una comunicazione aperta e sincera con il bambino, ascoltando le sue preoccupazioni e rispondendo alle sue domande, in modo da costruire una connessione e sviluppare una relazione di fiducia reciproca. In questo senso, è importante fornire cure e attenzioni costanti, soddisfacendo le esigenze fisiche, emotive e sociali e stabilendo una routine regolare quotidiana per quel che riguarda l’alimentazione, le attività e il sonno, tanto per fare un esempio, così da infondere sicurezza e protezione al proprio figlio.
Per quanto concerne l’educazione, essere coinvolti nelle diverse fasi di crescita del bambino è un consiglio da tenere sempre in considerazione, leggendo insieme, incoraggiandolo all’apprendimento, stimolando la sua creatività, attraverso momenti ludico-pedagogici strutturati e mai noiosi, con attività divertenti e allo stesso modo che impattano positivamente sullo sviluppo in modo naturale e senza forzature disincentivanti.
Altro elemento sui cui lavorare con impegno è quello legato alla creazioni di un ambiente familiare stabile e coerente, impostando “regole” chiare e aspettative adeguate all’età del bambino, senza tralasciare la flessibilità e l’adattamento alle singole esigenze del figlio, avendo anche la capacità di modificare le proprie strategie qualora venissero ravvisati problemi o difficoltà.
Infine, è importante avere una visione sincera sulla propria capacità di gestire una nuova situazione come l’arrivo di un figlio, capendo i propri limiti e facendosi aiutare da consulenti professionali e qualificati del settore, o partecipando a corsi di formazione per genitori e famiglie, che possono davvero aiutare a migliorare e a comprendere completamente le priorità in quella che può essere definita senza grandi errori la sfida più difficile da affrontare per una mamma o un papà.
Non dimentichiamoci di noi!
Sebbene diventare genitori modifica radicalmente il nostro stile di vita e le nostre abitudini, è necessario che le mamme e i papà possano continuare a vivere un’esistenza appagante e ricca di soddisfazioni personali.
Per questo, è fondamentale prendersi cura di se stessi, assicurandosi di ritagliarsi il tempo e lo spazio per il proprio benessere fisico ed emotivo, oltre a non compromettere la propria vita lavorativa e professionale. Orientare tutti gli sforzi e le attenzioni unicamente verso il proprio figlio, infatti, può creare frustrazione che di conseguenza ricade inevitabilmente nel rapporto con il bambino, minando la propria fiducia e rischiando di rovinare la percezione di modello positivo che ogni genitore dovrebbe essere. La soddisfazione e l’appagamento personale sono variabili che aiuteranno il genitore a gestire al meglio la crescita del bambino, con pazienza e attenzione, magari chiedendo anche l’aiuto ai familiari, agli amici o ai gruppi di sostegno nei momenti di maggiore stress.
E’ importante ricordare, infatti, che i genitori sono il primo e unico punto di riferimento per i bambini, che in maggiore misura imparando osservando i comportamenti delle persone di cui si fidano. Mostrare rispetto, gentilezza e empatia verso gli altri porta i più piccoli all’emulazione e a crescere nel migliore dei modi anche per quanto riguarda le relazioni e i rapporti interpersonali.