L’emergenza Covid-19 continua e richiede misure straordinarie di emergenza. Così come è avvenuto a marzo, quando una serie di misure restrittive, mai viste prima di allora, hanno fatto il loro ingresso nella vita quotidiana di tutti, per evitare situazioni favorevoli alla diffusione del contagio. Il gioco d’azzardo fisico ed online si è trovato coinvolto in prima persona: i provvedimenti adottati dal governo e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno direttamente coinvolto le attività di raccolta del gioco fisico. Ovviamente la prima conseguenza della chiusura forzata dei punti fisici ha determinato il collasso delle entrate.
Coinvolti in prima persona tutti quegli apparecchi elettronici con vincita in denaro. Non tutto il male vien per nuocere: il segmento online ha registrato, da parte sua, un netto incremento, alla pari di altri settori economici che hanno riscontrato un aumento rapido e costante nel tempo per quel che riguarda il mercato online: decisivo, in questo senso, il caso dell’e-commerce.
Sul gioco, il boom dell’online non è passato inosservato: il Governo, con il Decreto Agosto, ha predisposto ulteriori misure urgenti per il sostegno ed il rilancio dell’economia, prevedendo inoltre un rafforzamento dei poteri dell’ADM per quel che riguarda l’oscuramento dei siti illegali. Prevedendo, inoltre, grosse sanzioni pecuniarie fino alla cifra monstre di 180mila euro. Una misura nata per il contrasto ai fenomeni illegali e per difendere l’offerta online.
A questo punto Riccardo Pedrizzi, numero uno della Commissione Finanze e Tesoro del Senato dal 2001 al 2006, ha parlato del pericolo, reale e tangibile, di un proliferare del gioco illegale in assenza di una offerta di gioco lecito ampia e regolamentata. Da parte sua Pedrizzi ha detto che restano prioritarie la lotta e contrasto alle attività illegali. Annunciando, inoltre, un aumento dei presidi di legalità e di gestione dei giochi.
Non sono i divieti, per Pedrizzi, a rappresentare una valida misura di contrasto, così come il divieto di vendita o l’aumento di imposizione fiscale ed il rialzo sui prezzi che sono in sintesi strumenti principali di quelle che vengono generalmente classificate come politiche proibizionistiche. Una di queste è il Decreto Dignità, lo stesso che blocca le pubblicità sui giochi: non risolve, secondo Pedrizzi, alcuna problematica sui disturbi da gioco d’azzardo. Ed anzi è andato ad aumentare e facilitare il fenomeno, così come confermano ricerche effettuate durante il lockdown.
Analisi e report svolti in questi anni sul tema parlano chiaro: la ludopatia non è contrastata da misure restrittive: i dati che riguardano i Millennials, in questo senso, sono preoccupanti. Intanto gli operatori, per far fronte alle misure proibizioniste, han dovuto trovare soluzioni per i clienti. Tra le più gettonate spiccano soprattutto i bonus senza deposito e free spins, fondamentali per gli utenti dei casinò online. Si tratta di quel tipo di bonus che consentono di sfruttare dei free spins agli utenti appena registrati senza dover necessariamente versare del denaro. Una misura che si è rivelata, anche durante il lockdown, di fondamentale importanza.