Con l’arrivo dell’estate, può capitare di avere a che fare con problematiche come l’insonnia. A causarla sono fattori quali l’aumento delle temperature e i cambiamenti del ritmo circadiano. A compromettere ulteriormente la qualità del sonno ci pensa poi l’arrivo delle zanzare. Vista l’importanza che, in generale, il sonno ha per la salute, è opportuno intervenire il prima possibile.
In che modo è possibile farlo? Si possono assumere farmaci per l’insonnia dopo aver consultato uno specialista – su e-commerce autorizzati e sicuri come quello di Farmacia Cef è possibile acquistarli rapidamente senza bisogno di presentare la ricetta medica – ma non bisogna dimenticare l’esistenza di altri approcci strategici.
Uno dei più importanti riguarda l’alimentazione. Fondamentale cercare di non assumere cibi troppo pesanti a cena, in modo da non rendere difficile il processo di digestione. Un altro suggerimento tanto semplice quanto rilevante prevede il fatto di moderare il consumo di bevande energetiche come il tè e il caffè.
Esistono anche alcuni cibi la cui assunzione non aiuta chi soffre d’insonnia. Tra questi spicca il cioccolato. Chi ama consumarlo come spuntino – un quadratino a metà mattina o a metà pomeriggio, se non si hanno problemi di sonno, fa benissimo – può optare per altre alternative, per esempio per un cubetto di formaggio. Ci si può aiutare pure con delle tisane, in particolare con quelle a base di valeriana e di camomilla.
Prima di coricarsi, è opportuno non passare del tempo davanti allo smartphone o allo schermo del computer. I dispositivi tecnologici, ormai parte integrante della nostra vita sia nel lavoro, sia nella vita privata, emanano la celebre luce blu, che influisce sulla sintesi della melatonina, l’ormone che regola il ritmo sonno – veglia.
Nelle ore serali, è molto meglio dedicarsi a hobby analogici, dalla lettura di un libro alla passeggiata all’aria aperta, che aiuta anche a ottimizzare la digestione della cena.
Per prevenire criticità legate al sonno notturno in estate, è cruciale, anche se spesso la tentazione è forte, evitare di coricarsi al pomeriggio. Per contrastare la sonnolenza post prandiale si può “lavorare” sempre partendo da quello che si mette in tavola, riducendo l’apporto di cibi ricchi di grassi e di carboidrati. Se ci si rende conto di non riuscire a resistere all’abbraccio di Morfeo dopo pranzo, la cosa migliore da fare è uscire per una passeggiata.
Ricordiamo altresì l’importanza di togliere dal comodino qualsiasi dispositivo – possibilmente anche la sveglia – che indica l’ora. Aumenta solo l’ansia e porta a controllare spesso l’ora per vedere quante ore di sonno mancano.